Parole a capo
Leopoldo Attolico: “Camminando” e altre poesie
“Nei poeti la scelta delle parole è invariabilmente più rivelatrice di qualsiasi elemento narrativo“
(Iosif Brodskij)
NOTTE, RISVEGLIO
Un po’ di fresco e di aria marina.
La poesia è arrivata.
Ora il fervore del mare
tenta l’approccio con l’aria drappeggiata:
dicotomie di nembi organizzati a spicchi
dalle parti della luna; che fa la Monna Lisa
pencola appena e bussa dentro l’anima.
Breve tremore
conciliabolo del sonno col cuore
breve poesia finita…
Piego la testa sulla luna
CAMMINANDO
Il viale dei gelsi
lucidi di sole
era a un passo;
ma la felicità, lontanissima
urtava i colori come un Angelus in un paese morto…
Mi portai via, così, solo il pudore
di un cuore assorto distratto di bambino
che apre e chiude subito la porta
per non disturbare
VIDI, MIA MADRE
Vidi, nel gioco
passeri rotolare sul tetto
e in un amen (di gioia? di paura?)
irridere l’abisso: solo uno scarto, prensile, nell’aria
per poi ricominciare daccapo,
dalla prima tegola.
Nell’enfasi del sole e dei colori
-in quell’incanto
vidi, mi parve, intera la mia vita;
come una partitura
percorrere il declivio in splendido fervore di note
verso l’ultima; e lasciarla, febbrile
all’indulgenza preoccupata di una piccola creatura
sorta dal nulla, chissà da quale Ade di sogno
e di parole venuta a darmene misura,
a fior di labbra
In “Piccolo spacciatore”, 1964-1967 – Cooperativa Editrice Il Ventaglio, Roma, 1987
Leopoldo Attolico vive ed opera a Roma, ove è nato il 5 Marzo 1946.
Dalla seconda metà degli anni ’80 si è occupato principalmente di poesia performativa 29, declinata in modalità defatigante nutrita di leggerezza lessicale, giocosità, ironia/autoironia e senso del paradosso. Ha al suo attivo sette titoli di poesia e quattro plaquettes in edizioni d’arte. La sua più recente pubblicazione, “Si fa per dire”, Tutte le poesie, 1964-2016, è presente nelle Marco Saya Edizioni, 2018. www.attolico.it
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

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Benini & Guerrini
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)