Parole a capo
Gisella Genna: alcune poesie da “Quarta stella”
Tempo di lettura: 2 minuti
“Qualsiasi cosa, se rimane a lungo uguale a se stessa, finisce per esaurire a poco a poco la propria energia.”
(Haruki Murakami)
Sono nata un venerdì, giorno pari dell’inverno
Sono nata un venerdì, giorno pari dell’inverno
gli anni sgranati una vertebra alla volta.
Tolgo briciole dalla tavola della colonia antica
della casa bianca nel prato del bosco
dove andavamo insieme ai grandi;
la rosa di mia madre è testimonianza
sera che si scioglie tra le dita.
La piazza, strade viste lontano
La piazza, strade viste lontano
da quello che era il mio nome
contati luoghi, asfalto, mattoni.
Il sonno non è stato caldo, mai
– voci di gioco dal cortile
nella cucina, mobili bianchi
compiti fatti
la tenda posava la sua grazia
sulla mano tesa;
avevo compreso la vita
ero pronta al perdono.
Dite ai miei morti di apparirmi
Dite ai miei morti di apparirmi
poiché mi sento sola come loro
e non ho più uno specchio
dove guardare altrove.
Dite loro di svegliare il cielo
dal torpore di un tempo finito.
Io non so niente e ancora cerco
tra le volte e il fogliame
un segno, un filo
un’anticipazione.
Torno nella tua casa vuota
Torno nella tua casa vuota
mi adagio su questo legno,
sono passate storie.
Non è più sera
non più segreto il muro,
il tempo che chiamavi: ora.
Resta nella cucina un tavolo
e tutto intorno polvere.
Mi perdo quasi sempre
Mi perdo quasi sempre
nell’attenzione ai fili d’erba
alle piccole spighe ricurve nei prati,
piegate, indifferenti
verso ciò che non ha radice.
Ad un terreno che si ricompone
del movimento dei pianeti
sapremo dire come l’oro
ogni chiarore, ogni richiamo al vero.
In questa prima prova poetica, Gisella Genna ha suddiviso la raccolta in quattro sezioni. Le poesie che abbiamo scelto fanno parte delle prime tre sezioni. La quarta sezione è composta di brevi scritti in prosa ma dove l’afflato poetico emerge naturalmente. Eccone un esempio.
“Il tempo era di latte. Nella bruma apparivano gli abeti secolari, le uniche entità. Li si poteva sentire bisbigliare. Ci chiedevano quale fosse il nostro vero bisogno. Il loro era semplicemente stare.”
Gisella Genna è nata nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Giornalista e docente, si occupa di moda. A marzo 2020 è uscita per Interno Poesia la sua prima raccolta in versi Quarta stella.
Si sono occupati della sua poesia blog letterari e riviste cartacee e online tra cui La Lettura – Corriere della Sera, la Repubblica, Atelier, La dimora del tempo sospeso, Carteggi Letterari, Il Rifugio dell’Ircocervo, Rai Poesia, Inverso, e altri.
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su periscopio. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]
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Pierluigi Guerrini
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