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PAROLE A CAPO
Franco Stefani: “Magia” e altre poesie

“La poesia è qualcosa di oscuro che fa luminosa la vita”.
(Pier Paolo Pasolini)

 

Magia

È di sera, quando le ombre
tagliano la vita come coltelli
e il silenzio è un macigno
che divento piccolo, piccolo
per nuotare tra le onde dei tuoi capelli
e addormentarmi sul tuo seno

 

Appennino

Alberi. Vento tra i rami.
Sinfonie. Assoli. Controcanti.
Crepitio di legni spezzati
da passi incauti.
Trilli, fischi, cinguettii.
Nel bosco più fitto
si smorzano i raggi del sole.
Pigolii. Semioscuro
silenzio di cattedrale.

 

Dell’isolamento

A Mark Strand

Passo ore al buio, questa stanza mi separa
dalla vita che fuori scorre in qualche modo.
Qui dentro si può fissare il nulla.
Non voglio preoccuparmi se arriveranno le ombre,
se il sole se ne andrà senza aloni dorati,
se il dolore mi tormenterà di nuovo,
se vedrò il futuro nella sua feroce verità.
Penso a quante illusioni mi restano,
a quanti artifici potrò ancora utilizzare,
a quali maschere indossare,
a quale flauto di Pan suonare
quando cadrà la neve. 

 

Languidamente

Languidamente
il tuo giovane corpo attende
lo scendere di questa sera ferrarese
che con movenze viola ci sorprende
lentamente

Nell’aria c’è musica
e un lieve profumo di tigli
tutto troppo perfetto, forse:
un ricordo o un’illusione

L’importante, bella dagli occhi neri
è che tutto scorra, che tutto accada
dolcemente.

Franco Stefani è nato e vive a Cento (Ferrara). Giornalista professionista, scrive versi da molti anni. Ha curato il volume “Io spero che non faccia più il terremoto” (Minerva, 2009) dedicato al sisma che ha colpito l’Abruzzo. Tra i suoi più recenti libri, “Tre sguardi in uno” (Pendragon, Bologna, 2015) e “Istanti” (Genesi Editrice, 2019), che comprendono testi poetici e racconti brevi.

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui] 
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Benini & Guerrini



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)