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“I poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.”
(Alda Merini)

I giocatori di scacchi

I giocatori di scacchi se ne stanno fermi per ore
Chiedevo a un ragazzino di guardare gli alberi
Ma non avevo mai guardato fin dentro di noi
Mercoledì guardavo i satelliti impazzire
e il giorno dopo di nuovo a lavorare
senza nemmeno trasalire
per qualche regola biologica
rido dallo stesso posto da dove poi piango
Cadono milioni di foglie
e il tragitto è sempre dall’alto in basso
le foglie non ritornano
svaniscono come gli anni piccoli
e solo qualche volta in maniera occasionale
gli occhi percorrono la stessa distanza
in cerca di qualcosa di cui non vergognarsi.

Ricchezza
(Discorso dall’interno)

Proprio ieri davano un film su come prepararsi
a tutte queste cose che accadranno

Le carte dei regali fanno già parte del passato
e il futuro si mischia a quel poco che rimane dei dolci
solo che così mentre tutti parlano
su dove è andata la letteratura
l’odore del caffè spazza via ogni cosa

“e se la scala la facessimo all’esterno”’?
Un’altra voce distante
e altre che insieme chiudono il coro
o forse il corpo
una  vecchina è caduta e dopo qualche giorno per via della luce accesa in pieno giorno
Qualcuno ha telefonato alla figlia per dirgli che forse era morta
dalla finestra si vedeva bene distesa lì in cucina

Sempre meglio che parlare  della frollatura della carne
o se per caso qualcuno conoscesse willi mentz
altrimenti detto Lo sparatore
era operaio ausiliario in una segheria poi mungitore

Si è  raccontato dei nostri viaggi
e una voce ha  chiesto sei mai stato a Babi Yar?
C’è una spiaggia bianca
me lo ricorderò

Era solo un modo di dire
che so, parlare degli ultrasuoni
delle farfalle azzurre
di quando mai trovi un lavoro
di quando allo stadio (c’eri e) hai visto Maradona
mettere la palla in rete da centrocampo
quelle cose che ti capitano
perlopiù una volta sola nella vita

Chissà perché poi mi son chiesto nessuno ha fatto un commento definitivo
magari sulla tomba del tuffatore
avremmo dovuto conoscerla bene
quasi che ci abitiamo dentro
È ciò che dice una poesia
mentre nel corridoio color ocra
ci facciamo gli auguri
senza pensare più agli indiani delle riserve
alle cose a portata di mano
ai bei tempi

Fuori nevica
gli alberi restano verdi

 

L’ho saputo fin dall’inizio

L’ho saputo fin dall’inizio
cosa volevi tu:
un tuo personale Burning Man
e una croce di regole e abitudini
la limpidezza del carbone, la genetica.

Cerchi con lo sguardo le torri di una città
la formula magica per sperimentare nuove forme di velleità
le torture dell’ordine dei Primates, gli alcolisti che corrono nel buio.

Le api bucano i pensieri cercando un unico punto amaro
e tu un certo disgusto,una vecchia fotografia ingiallita, un deposito di auto dell’infanzia
e tutta una serie di piccole insignificanti cose che sembra non debba finire mai:
elenco 1: rugiada sogno memoria
elenco 2: oceano aurora rispettabili occhi al mattino
elenco 3: amarezza scomparsa moscerino
elenco 4: verdetto supplica germoglio.
Fermati qui, non oltre
L’elenco potrebbe durare anni o asciugarsi al sole
Desidera la sola cosa che ti faccia provare gioia senza un perché
un amore prepotente
o soltanto uno sguardo  rimasto oltre i vetri  con gli ospiti andati via
un treno fermo sul viadotto, la stessa nave senza più equipaggio.

(inedito)

Carmine Vitale (Salerno,1965). Nel 1999 ha vinto il premio internazionale Emily Dickinson.
Sue poesie racconti e prose brevi sono state pubblicate su riviste italiane e internazionali. Tra le principali:
Il Reportage; Sud –rivista europea; Romboid;  π pi greco: Trimestrale di Conversazioni Poetiche / Conversation International Poetry Project; Montparnasse Revue; La Poesia e lo Spirito; “Nazione Indiana“.
Tra le numerose pubblicazioni, segnaliamo: “Un giorno strano” – plaquette Premio Internazionale Emily Dickinson, Maggio 2000; “Quello che possediamo” – plaquette – Infinite Soluzioni editore – a cura di studio Oblique,
Maggio 2010; “Parigi strade e sogni di una città“, Petit Cahier di Viaggio – Historica editore, Maggio 2011 (nuova edizione riveduta e ampliata uscita nel novembre 2016); Litoranea, Xy editore, Aprile 2019 (da qui verrà fuori un piccolo film del quale si sta ultimando la sceneggiatura) è attualmente in corso di traduzione in greco e in francese.

La rubrica di poesia Parole a capo esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. 
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