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Parco del Delta del Po: il Centro di Educazione Ambientale alla Sostenibilità (Ceas) del Parco è stato accreditato dalla Regione

Articolo pubblicato il 4 Luglio 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

Il Centro di educazione ambientale alla sostenibilità (CEAS) del Parco del Delta del Po è stato accreditato nell’elenco dei CEAS della Regione Emilia-Romagna, a seguito dei risultati del Bando apertosi i mesi scorsi per la verifica dei requisiti del Centri di educazione alla sostenibilità esistenti e l’accreditamento di nuove strutture.

Il CEAS del Parco è formato dalla rete dei sette centri visita esistenti: il Museo del Bosco e del Cervo di Mesola, la Manifattura dei Marinati di Comacchio, le Vallette di Ostellato il Museo delle Valli di Argenta, il Museo NatuRa di Sant’Alberto, Il Cubo magico “La Bevanella” di Lido di Classe e le Saline di Cervia.

Va sottolineato che il CEAS non si sostituisce operativamente ai centri visita; al contrario, li mette ulteriormente a rete, sulla base di un progetto condiviso che ha appunto ottenuto l’accreditamento.

In seguito all’istruttoria del Servizio regionale competente sono oggi 35 i CEAS istituiti da enti locali e associazioni che confermano i requisiti di qualità e la volontà di proseguire il percorso avviato di supporto culturale e partecipativo alle politiche si sostenibilità del territorio. Fra questi 35, tre sono le “new entry”, che proporranno servizi educativi e partecipativi a territori non ancora serviti: uno di questi è appunto il CEAS del Parco regionale del Delta del Po.

La nuova Rete regionale si articola in quattro tipologie di Centri: 16 CEAS Intercomunali (che aggregano oltre cento Comuni), 9 Multicentri per l’Educazione alla Sostenibilità urbana (i Comuni capoluogo), 8 CEAS delle Aree protette e 5 strutture di eccellenza del Sistema regionale.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani