Parcheggio di Cona a pagamento? Un’ingiustizia anche per gli studenti
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da: Leonardo Uba – presidente del Consiglio Studenti di Unife
Ci sono molte categorie che verrebbero penalizzate se il parcheggio dell’ospedale di Cona venisse messo a pagamento: primi fra tutti i pazienti, ma anche i dipendenti (dell’azienda ospedaliera e non), coloro che per gravi motivi di salute usufruiscono periodicamente di visite e cure speciali e tanti altri.
Aggiungo un’ ulteriore categoria: gli studenti universitari. Ho raccolto, in qualità di rappresentante degli studenti di UniFe, numerose lamentele e preoccupazioni in merito. Molti sono i ragazzi e le ragazze che quotidianamente vanno a Cona per le lezioni o per svolgere attività di tirocinio in ambito medico o para medico: mi riferisco agli studenti di medicina, a quelli di infermeria, fisioterapia e ai tanti ricercatori. Pensiamo ad uno studente con lezioni a frequenza obbligatoria che, per un semestre, debba recarsi al Sant’Anna, pagando euro 5,50 al giorno: alla fine dei sei mesi avrà speso una somma pari a due rate di iscrizione all’università!
Questi giovani frequentano l’ambiente ospedaliero svolgendo prestazioni e attività importanti, e costituiscono un tassello fondamentale della filiera sia accademica sia sanitaria: la loro corretta istruzione pratica e teorica di oggi li renderà qualificati professionisti di domani, a vantaggio di tutta la società.
Per le categorie sopraindicate, pagare un prezzo –qualsiasi esso sia- per usufruire d un servizio sanitario pubblico o per studiare è a dir poco assurdo, per lo meno fino a quando le reti di trasporti non saranno state sufficientemente potenziate. Fino a quando non ci saranno le condizioni ottimali di base per permettere tanto ad un paziente quanto ad uno studente di recarsi all’ ospedale in maniera efficiente e veloce, chiedere di pagare il parcheggio resterà un paradosso.
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