Paola Peruffo (Fi): “Famiglie prese in giro dall’Istituzione Scolastica del Comune di Ferrara”
Da ufficio stampa
Istituzione Scuola, le famiglie che hanno subito disservizi si sentono prese in giro dal Comune
Nei mesi scorsi avevo presentato due interpellanze relative ad alcuni distinti disagi arrecati alle famiglie dei bambini che frequentano nidi e materne comunali.
Innanzitutto le lacunose e insufficienti comunicazioni circa i tempi di consegna dell’ISEE al fine di parametrare le rette ai redditi familiari, modalità che hanno fatto sì che molti genitori non siano stati informati in modo puntuale delle scadenze e si siano trovati a dover pagare cifre drasticamente superiori a quelle dovute.
L’Istituzione Scuola e l’assessore ai Servizi Educativi hanno riposto – in sintesi -, che le informazioni fornite erano state chiare e con tempistiche idonee allo scopo.
Allora non mi spiego perché in EduFE, la newsletter di febbraio dell’Istituzione Scuola, si introduca la novità, proclamata dalla stessa assessore Felletti, che spiega come “Finora la dichiarazione ISEE doveva essere consegnata dagli utenti agli uffici comunali. Ora invece il Comune di Ferrara, già in occasione delle scadenze del prossimo anno educativo 2017-18, acquisirà direttamente dalla banca dati dell’INPS le dichiarazioni ISEE degli utenti, eliminando quest’onere per circa 4.500 famiglie e semplificando le procedure”.
Peccato si sia arrivati ad attivare solo ora quella che dovrebbe essere una procedura obbligatoria da parte degli enti pubblici, e soprattutto che molte famiglie siano state costrette a pagare molto salato il conto di questo disservizio.
Secondo punto. Nel mese di gennaio l’asilo nido Il Salice (evidentemente sfortunato, vista anche la tribolatissima genesi nda) si è ritrovato al freddo per due giorni, per difetto all’accensione dell’impianto di riscaldamento. I genitori che avevano portato i figli presso la struttura, senza essere stati precedentemente avvisati, si son ritrovati nel disagio di dover prendere ferie, permessi non retribuiti, o allertare parenti e baby sitter per accudire i propri bambini di età compresa tra pochi mesi e 3 anni. I genitori – giustamente – hanno chiesto di decurtare questi due giorni dalla retta mensile, visto il mancato servizio da parte del Comune. Stessa cosa ha provveduto a richiedere la sottoscritta attraverso apposita interpellanza. Risposta, semplificata, di assessori all’Istruzione e all’Ambiente, oltre che dell’Istituzione Scuola: la riduzione del 20% della tariffa mensile può avvenire solo se le presenze dei bambini non superano i 10 giorni, altre decurtazioni non sono possibili. Segnalando, al contempo, che “in passato sono state fatte riduzioni parziali della retta a fronte di mancata erogazione del servizio per alcuni giorni (mai per un giorno) dovuta a responsabilità del Comune”.
Il tutto senza uno straccio di scuse alle famiglie per i disagi arrecati. Una risposta del tutto insoddisfacente e che suona come un’ennesima presa in giro per più aspetti, dal momento che la mancata frequenza dei bambini in questi due giorni (il riferimento al singolo giorno di disservizio dimostra che la questione non è stata neppure analizzata con la giusta attenzione) non è dipesa da malattia o da libera scelta delle famiglie, ma dall’impossibilità dell’asilo a ricevere i bambini come da regolare servizio pagato dai genitori.
Oltre al danno alle famiglie, quindi, anche una pessima figura in termini di immagine per il Comune di Ferrara e, in particolare, dell’Istituzione Scuola.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)