Skip to main content

Paola Peruffo a Bondeno

Articolo pubblicato il 19 Novembre 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Paola Peruffo, Candidata Forza Italia alle Elezioni Regionali

«Il Borselli deve tornare ad essere un presidio sanitario capace di garantire sicurezza ai cittadini di Bondeno e dell’Alto ferrarese. Sul futuro del Borselli servono certezze, non promesse. Serve una programmazione a lungo tempo, non a fasi. Serve che non venga depauperato ulteriormente dei propri mezzi. Serve dare un nome alle prestazioni che ci sono oggi e ci saranno domani, anche nell’ottica dell’invecchiamento della popolazione. Serve che vengano moralmente rispettate, pur nell’evolversi dei tempi, le indicazioni testamentarie di Borselli, che lo ha messo a disposizione della comunità». Così Paola Peruffo, candidata per Forza Italia alle elezioni di domenica 23 novembre, che sarà oggi (giovedì), a Bondeno, alle 19, per un incontro coi cittadini al Mosquito di via Pironi. «Serve una mappa della sanità ferrarese, dagli ospedali alle Case della Salute: Sant’Anna di Cona, Borselli, Santissima Annunziata di Cento, San Camillo, Delta, Copparo, Portomaggiore, Argenta etc. Serve capire la ‘geografia’ di tutto il ferrarese e serve dare un contenuto dignitoso a tutti i presidi. Per il Borselli io propongo, come già per il San Camillo di Comacchio, che si parta dall’esistente – ambulatori, mezzi, attrezzature – per dare un futuro a una struttura che, come il San Camillo, rischia l’isolamento. Ex Ospedali agonizzanti, sono quanto di più lontano ci sia dalla percezione della sicurezza». Peruffo parlerà anche di impresa e lavoro, con particolare riferimento alla ricostruzione. «Oltre alla detassazione e agli incentivi diretti, servono bandi che favoriscano gli appalti alle aziende locali, così da mantenere qui le risorse, rilanciare la nostra economia, creare occupazione sul posto».

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani