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PALAZZO DOLCINI TEATRO COMUNALE MERCATO SARACENO (FC) VENERDI’ 28 GENNAIO ORE 21.00 LO SCHERMO SUL LEGGIO

“In Viaggio: la memoria tra passato e presente” Il cartellone del Teatro Dolcini di Mercato Saraceno inizia venerdì 28 gennaio alle ore 21.00 in occasione delle celebrazioni internazionali della Giornata della Memoria con il format “Lo schermo sul leggio” ideato da Ivano Marescotti che mette in rapporto, in modo spettacolare le diverse discipline legate alla narrazione: il cinema, la letteratura e il teatro . Sul palco del Dolcini la talentuosa attrice, regista e fotografa Chiara Caselli ad interpretare lo struggente testo “La Chiave di Sara”; e così le pagine più significative del romanzo di Tatiana de Rosnay saranno intrecciate dalle sequenze dell’omonimo film diretto da Gilles Paquet- Brenner per una esperienza emozionale completa.
Il testo affronta un episodio poco noto dello sterminio del popolo ebreo durante l’occupazione nazista di Parigi, il rastrellamento di 13mila ebrei arrestati e poi portati nel Vélodrome d’Hiver da parte dei francesi.
La trama: Julia Jarmond giornalista americana residente a Parigi da vent’anni, sta portando avanti un’inchiesta su ciò che accadde nel luglio ’42 al Velodromo d’inverno, luogo in cui furono raccolti gli ebrei parigini prima di essere deportati nei campi di concentramento. Durante il suo lavoro, Julia si imbatte in Sara, che a quel tempo aveva appena 10 anni. A seguito dell’incontro, quelle che per lei erano delle semplici informazioni, diventano questioni strettamente personali, che riconducono ad un mistero mai svelato riguardante la sua famiglia. Grazie a Sara, a distanza di 60 anni, Julia viene casualmente a contatto con alcune verità perdute, destinate a stravolgere la vita sua e dei suoi cari. Il senso di responsabilità nei confronti della Storia dovrà imporsi sulla vergogna di una colpa che proviene da molto lontano.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)