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da: Ferrara Baseball

I padroni di casa replicano e puntano alla vetta. Ferrara grande cuore, ma non basta. Per gli estensi terza sconfitta consecutiva, ma morale ritrovato.

E’ il Padova 88 ad aggiudicarsi, e di nuovo largheggiando, il rematch contro il Baseball Ferrara valido per la nona giornata del campionato Lab.
Il finale, 18-2 per i padroni di casa, la dice lunga sui numeri dei vincitori , buoni davvero su tutte le ruote. Padova batte di più e più lontano, ha più benzina nelle gambe e un diamante che di errori ne fa col contagocce; guai ai vinti, per imporsi a una squadra così ci vorrebbero gli straordinari. Giusto spendere qualche parola in onore degli avversari, che almeno il proprio tema stavolta l’hanno svolto. Rispetto al precendente scontro diretto, i ragazzi del Castello subiscono un passivo perfino più pesante, pur giocando una partita migliore sotto molti aspetti.
Ma il baseball è anche questo, uno sport in cui una situazione basta a chiarire la piega che prenderà la serata: nel terzo inning, con due out, altrettanti strike sul battitore e le basi piene, Padova spezza la gara con un mortifero fuoricampo interno; son cose che non le tagliano le gambe, le triturano.
I ducali, che di punti ne avevano già presi cinque nella solita disgraziata prima frazione, riescono a conservare almeno la calma per provarci fino in fondo, dimostrando comunque maggior concentrazione, grinta e soprattutto serenità rispetto alla caporetto di una settimana prima.
« Ci abbiamo messo l’anima » il commento di coach Benetti, « Ma non c’è stato verso. Se non altro, mi sembra che abbiamo imparato ad accettare con la giusta tranquillità i risultati negativi». Migliore l’approccio collettivo, e cose buone in più anche dai singoli : sempre all’altezza la difesa esterna, che questa volta ha schierato un inedito Rotondo al centro, tra Fioratti e Marzaduri (per quest’ultimo due bei fly dopo uno sfortunato errore in apertura); meno intimorito il diamante, con Carlotti spostato in terza, Gambetti in prima e Bettoni interbase, di fianco a Novi in seconda.
Più lucido l’attacco, anche se le polveri sono ancora umide: da segnalare un bello squeeze play per il secondo punto, che leva un po’ di fango alla bandiera. Prova per tre sul monte, dove Benetti lascia la pedana prima a Bettoni, poi a un ritrovato Francesco Tura per una chiusura senza affanni.
Largo spazio alle rotazioni (in campo Reitano, Stocchi e Gentili), e passaggio in battuta, all’ultimo turno, per il vice allenatore Della Portella, che archivia la pratica tornando al baseball giocato dopo lunga assenza.

Padova in fuga verso la vetta (difesa dagli americani di Aviano), Ferrara al palo da tre partite.
Gli estensi puntano ad interrompere la crisi il 28 giugno, quando al Motovelodromo scenderanno Venezia e Treviso.

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