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Ospedale del Delta

Articolo pubblicato il 22 Novembre 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Movimento 5 Stelle

Negli ultimi giorni l’ospedale del Delta ha perso altri due grandi professionisti: l’urologo Maurizio Simone che a febbraio lascerà il nosocomio e l’anestesista Giulia Dallocchio. Due perdite che, unitamente alla ventilata chiusura del Punto Nascite, pongono seri interrogativi sull’effettiva capacità della classe politica dei comuni del Delta di rappresentarne i cittadini ed i diritti costituzionalmente garantiti. Facciamo nostre le parole del consigliere regionale Raffaella Sensoli che circa un mese fa sottolineava come la probabile chiusura del Punto Nascite dell’ospedale di Lagosanto fosse da imputare ad una precisa volontà politica, molto probabilmente la medesima volontà politica che ha concesso la deroga al Punto Nascite dell’ospedale di Cento e della quale non possiamo che rallegrarci. A questo punto sorgono spontanei i seguenti interrogativi: perché la medesima deroga non viene concessa al Punto Nascite dell’Ospedale di Lagosanto? In base quale principio il Punto Nascite dell’ospedale di Lagosanto risulta sacrificabile rispetto a quello di Cento? Il limite della decenza è stato ampiamente travalicato, conseguentemente chiediamo a tutti i sindaci del distretto Sud-Est di adoperarsi, unitamente, senza indugi e nelle opportune sedi non solo per la salvaguardia del Punto Nascite ma per l’inversione del progressivo processo di depauperamento e spogliazione dei servizi dell’ospedale del Delta, affinché torni ad essere il grande ospedale di un tempo. Il diritto alla salute fu concepito dai padri fondatori della Repubblica Italiana come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32), è evidente che la situazione in essere dimostra come questo diritto sia stato ampiamente disatteso. Auspichiamo che i sindaci del distretto Sud-Est prendano coscienza della necessità di ristabilire del dettato costituzionale partendo dal presupposto che i diritti in esso sanciti non hanno colore politico e non possono essere in alcun modo piegati a logiche e calcoli particolari. Il Movimento 5 Stelle è disponibile fin da ora a fare fronte comune con tutti quei sindaci che decideranno senza riserve di adoperarsi per il riprestino della legittimità costituzionale ed il diritto alla salute dei cittadini del Basso Ferrarese.

Movimento 5 Stelle
Codigoro
Lagosanto
Fiscaglia

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani