Orfano di padre e di madre. Ma questo succede, succede purtroppo, e ci si deve fare una ragione. Poi guardo dalla finestra il cielo e non vedo più nulla, solo grigio, e grigio, e grigio…
Orfano di tutto! Né buoni esempi, né buoni sentimenti, né buone ragioni. Padre dove sei? Dov’è finita la sera in cui tornavi coi gelati da mangiare davanti alla tv? Coi tuoi tormenti che nascondevi così bene per non farci preoccupare? Madre dove sei? Dove sono le favole che ci raccontavi per farci addormentare? Innocue, ingenue, rattoppate? Non c’è più niente in cui credere o per cui sognare?
Siamo orfani…
Orfani di rispetto, di onestà, di pietà, di speranza, di futuro, di verità.
Dov’è finito tutto questo? Lo cerco nelle facce e nelle parole della gente. Ma le facce e le parole sono tutte uguali, persino tra i diversi.
Solo parole, senza niente prima e senza niente dopo.
È questo il mio mondo? O sono cambiato io?
No, io invece voglio credere. Voglio credere nell’anno che verrà… sì, proprio quello che cantava Lucio. E voglio credere nelle buone idee…
Una buona idea, come un sorso d’acqua nel deserto, come uno spiraglio di luce nelle tenebre. Qualcosa per salvarsi, per credere ancora in questo mondo, per ridare un senso a questa esistenza.
Ecco, solo una buona idea!
Una buona idea (Niccolò Fabi, 2012)
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Carlo Tassi
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