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Ordinanza del sig. Sindaco pubblicizzata sulla sua pagina Fb

Articolo pubblicato il 19 Maggio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Anna Ferraresi, Consigliere Comunale

Con la presente dopo aver letto l’ordinanza del sig. Sindaco pubblicizzata sulla sua pagina fb in vigore da domani 20 maggio ( https://www.facebook.com/alanfabbrisindaco/posts/3148046005251470 )in cui si obbliga la mascherina anche all’aperto e rilevando che nell’ordinanza non si fa cenno alla possibilità di non indossarla nei pub, bar, ristoranti e nelle distese attigue, e in seguito aver ricevuto molte proteste dei cittadini, ho ritenuto opportuno evidenziare che questa amministrazione non è all’altezza di gestire l’emergenza COVID-19, neppure nella seconda fase.

Nella pagina Facebook del sig. Sindaco, accortosi evidentemente del madornale errore che avrebbe compromesso l’attività delle categorie sopracitate, ha rettificato l’ordinanza con un post.
(https://www.facebook.com/alanfabbrisindaco/posts/3148440488545355)

E’ ovvio che un post su Facebook non ha nulla di legale, pertanto finché non verrà emanata una nuova ordinanza, cosa accadrà? Chi non indosserà le mascherine negli esercizi pubblici di bar, ristoranti e pub verrà multato?
In un frangente tanto delicato come l’inizio di una vita normale, la gestione del rispetto delle regole, dovrebbe essere affidata sì alla responsabilità e buonsenso dei cittadini, ma se uno stesso rappresentante dell’autorità che veste i panni di vicesindaco, di assessore alla sicurezza e della protezione civile, per primo non dà il buon esempio, cosa si vorrebbe rimproverare ai ferraresi?
Avrebbe potuto il responsabile alla sicurezza avvalersi delle forze dell’ordine , e di pattuglie come le stesse che ha usato per ore a disposizione del suo spettacolo itinerante? Io penso di sì. Avrebbe potuto girare lui stesso con il megafono a redarguire il cattivo comportamento delle persone , come spesso fece in passato, quando correva dietro gli spacciatori ( nonostante la dichiarata disabilità) , o in auto con l’autista a riprendere il runner solitario.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani