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orchestra “Antiqua Estensis” di Ferrara diretta dal maestro Giulio Arnofi presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

Articolo pubblicato il 28 Maggio 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


concerto dell’orchestra “Antiqua Estensis” di Ferrara diretta dal maestro Giulio Arnofi presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara domenica 3 Giugno alle ore 11 con entrata libera.
L’orchestra si presenta nella sola versione “soli archi” ma avrà come ospite il flauto solista Laura Trapani che eseguirà il concerto di Saverio Mercadante per flauto e archi.
Il resto del programma ripercorre alcune delle più caratteristiche pagine prese dal repertorio per soli archi che ben rappresentano l’evoluzione stilistico musicale dal Barocco al Romanticismo.
Il programma è il seguente:
A. Vivaldi Concerto per 4 violini dall’opera “Estro armonico” op.3 n.10 in Si- RV580, solisti: Matteo Sartori, Giuliana La Rosa, Edoardo Piva e Guglielmo Ghidoli
S. Mercadante Concerto op.57 per flauto e archi, solista Laura Trapani
F. Mendelssohnla Sinfonia n.7 in Re minore per orchestra d’archi
E. Elgar Serenata op.20 in Mi minore, per orchestra d’archi

ORCHESTRA ANTIQUA ESTENSIS

L’Orchestra “Antiqua Estensis” è nata nel 2009 a Ferrara nell’ambito dei corsi di Musica d’Insieme Barocca del Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi” di Ferrara, sotto la guida di Enrico Casazza. Successivamente si è sviluppata autonomamente e da qualche anno svolge attività artistica musicale prediligendo repertori che vanno dal barocco al classicismo. E’ formata principalmente da giovani musicisti ferraresi cresciuti nel locale conservatorio “Girolamo Frescobaldi”. Molti di loro si sono già distinti a livello nazionale collaborando con importanti orchestre nazionali e/o si stanno perfezionando in importanti Accademie Musicali europee. Alcuni musicisti di maggior esperienza artistica li affiancano contribuendo alla preparazione e all’organizzazione degli eventi. E’ già stata ospite di importanti rassegne nazionali tra cui si segnala la recente esecuzione della “Paukenmesse” per soli, coro e orchestra di F. J. Haydn.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani