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da: ufficio stampa Hera

Gli approfondimenti dedicati ai servizi della multiutility arrivano al decimo numero. Il nuovo, on line da oggi su www.gruppohera.it/dossier, parla del settore idrico. E dell’innovazione tecnologica come arma per contrastare la siccità nel mondo.

I Dossier Hera arrivano a 10: è on line da oggi il nuovo numero degli approfondimenti web della multiutility, dedicato all’acquedotto e all’innovazione tecnologica in campo idrico. Un tema chiave per il futuro del pianeta: secondo i dati dell’Onu e dell’Ocse, tra 40 anni la popolazione mondiale raggiungerà i 9,5 miliardi di persone e la domanda d’acqua crescerà del 55%. Se a questo si aggiungono i cambiamenti climatici, che provocano alluvioni e siccità scardinando il ciclo naturale dell’acqua, il risultato è preoccupante: le stime parlano di oltre 2 miliardi di persone (il 40% della popolazione) che nel 2050 vivranno in aree considerate ad altissimo stress idrico, concentrate soprattutto in Africa e Asia.

L’unica strada per sconfiggere la sete è un uso più razionale dell’acqua. Che significa certamente consumi più attenti, ma anche e soprattutto innovazione: nelle tecniche di captazione, nella depurazione, nei sistemi informativi di controllo, nelle tecnologie di costruzione e gestione delle reti. Opere che hanno bisogno di investimenti in manutenzione e tecnologia.

Tecnologie industriali, ricerca e sviluppo, soluzioni innovative per affrontare la crisi idrica: ecco di cosa parla il nuovo Dossier Hera. Di questo si occupa il nuovo Dossier web del Gruppo Hera, on line da oggi con video interviste, articoli, infografiche e fotogallery, per far capire anche ai non addetti ai lavori tutto il lavoro che c’è dietro a un semplice rubinetto che si apre e fa uscire l’acqua.

In Italia investimenti idrici al lumicino
Il Dossier dedica poi una parte alla situazione italiana, illustrando tutti i numeri del ritardo infrastrutturale (secondo stime del Blue Book di Federutility). Perdite alte, continuità non garantita, danni ambientali per la mancata depurazione: il Paese è indietro rispetto agli standard europei, visto che a fronte di almeno 3 miliardi di euro di investimenti annui necessari, se ne fanno solo la metà. E il 25% degli italiani resta ancora scollegato alle fognature. Tutti i numeri dell’emergenza.

La ricerca di Hera per “rinnovare” l’acqua
Sul sito, si possono trovare anche esempi di quanto fa Hera per la rete idrica. Tra le 10 principali utilities italiane, infatti, è al primo posto per il contenimento delle perdite, cioè dell’acqua non fatturata. Un risultato merito di diverse soluzioni hi tech, a partire dai sistemi per la localizzazione automatica delle perdite sul tratto di tubo che va dalla condotta distributrice al contatore dell’utenza o la telelettura dei contatori acqua. O dispositivi come gli idrofoni, che captano le vibrazioni provocate dalla fuoriuscita d’acqua in presenza di una fuga: per il momento sono in sperimentazione a Riolo Terme, montati negli idranti.

A Modena l’acqua sale dalla pianura alla montagna
Un esempio concreto di come l’innovazione disseterà il mondo è quello dell’appenino modenese: una zona che d’estate viene spesso colpita da siccità, mettendo in difficoltà l’approvvigionamento da fiumi e sorgenti. Anni di investimenti hanno permesso a Hera di risolvere questo problema: grazie alle “interconnessioni” delle rete idriche l’acqua a Modena “sale” dalla pianura alla montagna. E le autobotti che portano l’acqua nei paesini, dunque, restano un ricordo.
Il progetto ha permesso all’acquedotto di far viaggiare l’acqua in tutte le direzioni. La rete di Modena, infatti, è collegata a quella di Maranello, che a sua volta si connette con le reti della montagna: una complessa maglia tra le più innovative d’Italia, che d’estate permette il prelievo dai pozzi in pianura e d’inverno fornisce acqua migliore, direttamente dalle sorgenti.

Tutti i Dossier ancora disponibili sul web
Del Dossier Hera sull’acquedotto, come accaduto con quelli dedicati ad energie rinnovabili, smart cities, efficienza energetica e rifiuti, sarà pubblicata una sintesi sui principali quotidiani della regione e sulle loro edizioni web. Tutti i numeri del Dossier sono sempre consultabili on line, sul sito di Hera (http://www.gruppohera.it/dossier).

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