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“Onav è…”, il premio che dialoga con il pubblico

Articolo pubblicato il 10 Aprile 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino

Consolidare sempre più il rapporto con il pubblico ed il consumatore finale. È da questa esigenza che ha prende il via il nuovo progetto “ONAV È…”, premio aperto a tutti per avvicinare l’associazione ai wine lovers di tutte le età.

Una iniziativa che si propone di far conoscere e comprendere quali siano le peculiari caratteristiche del mondo ONAV e dei suoi soci, attraverso una divertente competizione in cui le armi saranno soprattutto la fantasia e la curiosità.

La sfida per i partecipanti sarà infatti trovare un breve aforisma o un acronimo che spieghi, con un massimo di tre sostantivi, cosa rappresenta la sigla ONAV, sostituendo il termine Assaggiatore di Vino e Onavista.
La difficoltà sarà quindi comprendere la filosofia ONAV e l’approccio dei suoi soci al mondo enologico, condensando tutto ciò in poche e mirate parole.

Il premio è aperto a tutti, sia ai soci ONAV che al grande pubblico, compresi gli studenti di ogni ordine e grado.
Le proposte arrivate all’indirizzo premio2015@onav.it entro il 15 giugno 2015, saranno attentamente vagliate da una giuria di tutto rispetto, composta da nomi noti della cultura e del mondo imprenditoriale: Vito Intini, presidente ONAV; Bruno Vespa, giornalista; Sveva Casati Modignani, scrittrice; Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere; Lamberto Vallarino Gancia, produttore.

La premiazione dell’aforisma più bello avverrà a settembre nell’ambito di Expo 2015 ed al vincitore sarà donato un gioiello creato dal maestro Gerardo Sacco.

Una “singolar tenzone” giocata a suon di parole, che renderà protagonista il grande pubblico avvicinandolo alla cultura enologica di cui ONAV, da sempre, si fa interprete.

Il regolamento completo è a disposizione sul sito www.onav.it

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani