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Da ufficio stampa Ente Palio

Sarà il Rione Santo Spirito a chiudere la serie degli Omaggi al Duca che ci hanno accompagnato verso il mese di maggio, il mese del Palio. Martedì 1 maggio infatti, la contrada gialloverde, nel cortile del Castello Estense con inizio alle ore 11,30 metterà in scena come è nata l’impresa che innalza sul proprio gonfalone, la Granata svampante. Le cronache dell’epoca, come ricorda Paolo Giovio, parlano di “Alfonso, Duca di Ferrara, capitano di risoluta prodezza e mirabil costanza che, quando andò alla battaglia di Ravenna, portò una palla di metallo, piena di fuoco artificiale che svampava per certe commissure…….”. Fu proprio in seguito a questa battaglia che il Duca Alfonso adottò come impresa, la Granata svampante. Ad aggiungere il motto “loco ed tempore” fu poi Ludovico Ariosto. Nel giorno che lo vede protagonista dell’Omaggio al Duca, il Rione Santo Spirito intende onorare la propria impresa, affiancandole un ulteriore simbolo, le frecce legate insieme da un nastro bianco svolazzante, che fanno riferimento anch’esse all’attività militare di Alfonso. Una testimonianza di tutto questo, la troviamo nei famosi Camerini di alabastro, dove si è indotti a pensare che “buona parte dell’esito di una battaglia dipende dall’unione che fa la forza”. Ed è proprio questo il messaggio che il rione dedica, in particolare, ai propri contradaioli per affrontare il mese di maggio compatti e decisi sotto l’effige della propria impresa, nell’anno dei festeggiamenti per i 50 anni di storia moderna del Palio di Ferrara. Naturalmente non mancherà il consueto spettacolo offerto dagli sbandieratori e l’incontro con la Corte Ducale.

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