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Omaggio al Duca – Domenica 24 Marzo – Borgo San Luca.

Articolo pubblicato il 22 Marzo 2019, Scritto da ENTE PALIO

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Palio di Ferrara
Prosegue l’Omaggio al Duca, Domenica 24 marzo, è di scena il Borgo San Giacomo, alle ore 17.00, nel cortile del Castello Estense. Nel corso del Quindicesimo secolo, presso la corte Estense, hanno uno sviluppo specifico le rappresentazioni ispirate al mondo classico. Il massimo promotore è Guarino Veronese, noto poeta e umanista, precettore in lettere latine e greche del marchese Lionello. Si assiste a un generale e progressivo abbandono delle forme tradizionali di teatralità a favore di un genere di teatro “profano”, che vede da un lato un sistematico recupero del dramma antico, e dall’altro la messa in scena di pezzi di nuova composizione anche su questa ispirazione. Nelle corti diviene usanza, celebrare i momenti più importanti della vita privata e pubblica, con feste e rappresentazioni teatrali, che durano anche diverse ore, intervallate da “intermezzi” dove si interpretano danze eseguite solitamente in forma di pantomima mascherata, con azioni coreografiche che vengono spesso apprezzate dal pubblico più delle stesse commedie. La Contrada del Borgo San Giacomo trae proprio spunto da questi intermezzi per la realizzazione dello spettacolo che sarà il cuore del proprio Omaggio al Duca. Non essendo ad oggi pervenuti in maniera dettagliata i testi di questo genere di spettacoli né le descrizioni di come si svolgessero precisamente, ma avendone solo notizie sommarie riportate dai cronisti dell’epoca, il genio guida nella stesura di questa piccola pièce teatrale sono state le opere di Fedro dalle quali è stata tratta e adattata una “fabula”, Diana e la Cerva, ricreando, secondo lo spirito che animava le antiche scenografie, un’ambientazione silvestre con la fonte ove si recano la Dea Diana e l’amata Cerva, le Ninfe e le creature che popolano questo bosco incantato. Prossimo appuntamento con l’Omaggio al Duca, Domenica 31 marzo, alle ore 17.00, nel cortile del Castello Estense, con il Borgo San Giorgio.

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ENTE PALIO



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani