Pensieri senza metrica né rima come suture senza anestesia.
Ogni strada
Ascolto le notizie dall’Afghanistan.
Gli aerei che fuggono da Kabul.
Le bombe e le esplosioni
che fanno strage di civili.
Vorrei poter fare qualcosa,
ma posso fare poco, troppo poco,
piccola goccia in un mare di siccità.
Ma questo mi ricorda che, in fondo,
anche gli oceani son fatti di gocce.
Fino a pochi giorni fa, almeno,
c’era un chirurgo di guerra,
che conosceva bene quella terra
e poteva indicare una via.
Ma anche lui è partito:
il suo cuore, dopo tante bombe,
alla fine ha detto basta.
Immagino che ora, a fatica,
bisognerà trovare una strada,
come fanno quelle lacrime sul viso
di un bambino triste che ha paura.
Qualcuno potrà imbrattare un murale,
ma io posso solo dire che, da oggi,
ogni strada porterà il suo nome.
Nota al testo: L’anagramma di “ogni strada” è il nome di Gino Strada
In Copertina: Murale della street artist Laika su una strada di Roma: “le lacrime di Kabul” (omaggio a Gino Strada)
Nota di redazione: L’ULTIMA IDIOZIA – Sfregiato il murale della street artist Laika dal titolo ‘Le Lacrime di Kabul. (Omaggio a Gino Strada)’. L’opera era apparsa in via Provana a Roma, nei pressi di piazza San Giovanni. Qualcuno ha cambiato nella notte la scritta in omaggio al fondatore di Emergency in “Fuck You”.
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Francesco Facchiano
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