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da: Roberto Cassoli

Lunedì 11 aprile ore 17 presso Sala dei Comuni Castello Estense iniziativa pubblica su: Angeli e Diavoli – Il Teatro nel Carcere – “me che libero nacqui al carcer danno”, il conflitto tra Clorinda e Tancredi nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Ne parleranno: Horacio CZERTOK Regista e Gianni VENTURI Docente Universitario.
Coordina Roberto CASSOLI Istituto Gramsci.

Si affronterà la vita di Torquato Tasso e la sua opera più importante la Gerusalemme Liberata e dell’attività svolta del Teatro Nucleo di Ferrara all’interno della Casa Circondariale di Ferrara e della realizzazione dello spettacolo teatrale tratto dal conflitto tra Clorinda e Tancredi nella Gerusalemme Liberata.

L’iniziativa si svolge nell’ambito delle attività del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna: “La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso rientra fra i progetti annuali del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna che si articolano in attività laboratoriali all’interno delle carceri, in momenti dedicati al dibattito e al confronto e nella presentazione dei risultati artistico-performativi delle esperienze di teatro carcere. Alla Dozza di Bologna Paolo Billi ha affrontato la struttura metrica delle ottave affidandone ai partecipanti la lettura (“rappata” o cantata secondo la tradizione dei “Maggi”) e anche la riscrittura ex novo, a partire dai tre temi cardine dell’opera: gli amori contrastati, le grandi battaglie, la magia. A Ferrara, Horacio Czertok e Andrea Amaducci hanno scelto di lavorare sul combattimento di Tancredi e Clorinda individuandovi l’essenza della tragedia, per riflettere, con gli attori per lo più stranieri, sulle ragioni antiche e attuali dei conflitti.
Attori di diverse culture e provenienze anche a Forlì, dove Sabina Spazzoli è partita dagli interrogativi posti dal poema per rileggere la storia delle guerre da Troia alla Prima Crociata e fino ai giorni nostri. I riferimenti all’oggi si sono rivelati centrali anche nel lavoro di Roberto Mazzini con gli attori detenuti e semiliberi di Reggio Emilia, che hanno scelto tre canti del poema per lavorare sui temi della guerra, della morte, della lotta, concentrandosi sulla dicotomia buoni/cattivi. A Modena e a Ferrara gli attori detenuti e internati guidati da Stefano Tè si sono dedicati alla battaglia tra Angeli e Demoni, tra Cristiani e Musulmani per penetrare l’intreccio di conflitti e motivi epici che dall’immaginario del Tasso conduce a vicende contemporanee. Infine Corrado Vecchi ha affidato alle “mani parlanti” degli attori detenuti di Parma la rilettura del poema con il linguaggio e l’artigianato dei pupazzi.”

I progetti sono realizzati nell’ambito del protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna (Assessorato alla Cultura e Assessorato alla Promozione delle Politiche sociali) e con il Prap (Provveditorato
Regionale Amministrazione Penitenziaria) e sono realizzati con la collaborazione di alcuni dei più importanti Enti Teatrali che operano sul territorio: Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione ATER Formazione, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Osservatorio dello Spettacolo – Regione Emilia-Romagna, Centro Teatrale La Soffitta – Università di Bologna, Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna.”

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