Skip to main content

Officina dei saperi “Verso una rete tra le comunità di pratiche”

Articolo pubblicato il 10 Maggio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Urban Center Ferrara

Con l’Orientamento di Giunta del 2 maggio 2017, termina la prima fase del percorso partecipativo “Officina dei Saperi, verso una rete tra le comunità di pratiche” che ha visto éFerrara Urban Center e le comunità di pratiche intercettate con il percorso “Ferrara mia 2014-2016”, avviarsi verso la costituzione di una “Officina dei Saperi” intesa come un laboratorio urbano permanente per la condivisione di esperienze, competenze e relazioni per lo sviluppo di progettualità civiche nei territori.
L’Officina dei saperi è uno dei frutti del processo in atto di riconoscimento e supporto dell’uso civico e collettivo dei beni comuni, una forma di partecipazione dei cittadini alla vita comunitaria e politica della città che presuppone l’ideazione di nuove soluzioni per favorire la sostenibilità anche economica delle diverse attività e il conseguente adeguamento delle procedure e normative comunali.
L’esito principale di questa prima fase del processo (Ottobre 2016 – Maggio 2017) è la definizione della Programmazione delle attività di Urban Center per l’arco temporale Maggio 2017 – Dicembre 2018, come conseguenza diretta delle proposte e richieste avanzate e costruite dalle persone che hanno partecipato alle diversi iniziative realizzate: dal Laboratorio cittadino del 30/03/2017 con il relativo questionario on-line, alle iniziative di ascolto e supporto delle varie comunità di pratiche nei territori.
Il “Regolamento sulle forme di partecipazione popolare all’amministrazione locale” rimane l’oggetto decisionale di studio e revisione del processo partecipativo, e si individua nel coordinamento tra uffici per lo sviluppo di progettualità civiche locali la finalità principale della prossima fase dei lavori dell’unità tecnica intersettoriale collegata al percorso, con particolare riguardo all’ideazione di nuove soluzioni economiche, di un sistema di comunicazione pubblica di riferimento e di una strategia di riattivazione dei presidi territoriali diffusi.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani