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Ferrara film corto festival

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Da Movimento 5 Stelle

Il primo punto che vogliamo sottolineare è che non si tratta di un OdG contro i vaccini. E’ piuttosto un documento a favore della libertà di scelta vaccinale. Non accettiamo la semplificazione vaccini si contro vaccini no, la contrapposizione tra genitori che sono uniti dall’amore per i propri figli, la divisione dei bambini che hanno iniziato insieme il proprio cammino, solo perché lo impone un decreto legge.
Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di esprimere la propria contrarietà nei confronti di un provvedimento di urgenza che non ha precedenti storici nemmeno a livello internazionale, che agitando lo spauracchio dell’epidemia (ma quale? E quante?) impone 10 vaccini obbligatori e li pone come pregiudiziale per la frequentazione delle scuole da parte dei minori. Salvo offrire la possibilità, per quei genitori che se lo potranno permettere, di pagare un’ammenda per ammettere il proprio figlio alla scuola dell’obbligo. Ma solo alla scuola dell’obbligo, per i bimbi in fascia d’età 0-6 nessuna possibilità. No vaccino? No scuola. In barba a tutti i principi di equità, libertà, o all’idea che la scuola dell’infanzia debba rappresentare la strada per un integrato e complementare passaggio ad una scuola più consapevole. E di giustizia sociale.
L’obbligo vaccinale è esteso a ben 10 vaccinazioni, quasi fossero prestazioni sanitarie “equivalenti” e non già contraddistinte ciascuna da un proprio quadro epidemiologico e da un peculiare rapporto tra costo/beneficio e rischio. Possibile che esista una epidemia per dieci malattie contemporaneamente?
Si noti che il Fondo destinato a coprire i danni per le trasfusioni e i vaccini viene triplicato dalla stessa legge, ufficializzando quindi la preoccupazione che ci sarà un incremento di danneggiati con l’introduzione dell’obbligo. Chiediamo chiarezza: i vaccini sono oppure no senza rischi?
In Veneto, Regione che da sempre fonda il proprio sistema non sulla coercizione ma sull’informazione e l’ascolto, il tassi di copertura vaccinale supera il 92%. In nessun Paese europeo l’obbligo vaccinale riguarda un numero così elevato di vaccini e in quindici di essi non esiste alcun obbligo. Parliamo di Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Spagna, Svezia tra gli altri.
L’articolo 32 della Costituzione prevede che in nessun caso possono essere violati “i limiti imposti dal rispetto della persona umana” e a riguardo la somministrazione obbligatoria di ben 10 vaccini a minori sani, senza assicurare adeguatamente che tale quantità “straordinaria” e obbligatoria di vaccini non incida negativamente sullo stato di salute del minore assoggettato nell’immediato o nel tempo, in quanto non conosciamo quale potrà essere la reazione di un sistema immunitario in formazione alla forzatura dell’inoculazione di 10 vaccini.
Non intendiamo farne una questione strettamente sanitaria, qui sono in gioco ben altri valori: la libertà di scelta terapeutica, il rispetto dell’individuo, la convivenza e la formazione dei minori.

Sergio Simeone
Consigliere Comunale M5S Ferrara

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it