Nutrie, Bergamini e Curtarello (Lega): “A serio rischio le colture, la sicurezza idraulica e molte infrastrutture del territorio”
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Da: Fabio Bergamini
EMERGENZA NUTRIE, FABIO BERGAMINI E OTTAVIO CURTARELLO (LEGA): «A SERIO RISCHIO LE COLTURE, LA SICUREZZA IDRUALICA E MOLTRE INFRASTRUTTURE DEL TERRITORIO». INTANTO PREOCCUPA LA STABILITA’ DEL PONTE DI CANTARANA, DANNEGGIATO DALLA PRESENZA DEI RODITORI
ARGENTA (FERRARA), 28 GEN. Quella delle nutrie sembra essere un’emergenza senza fine, in grado di mettere a rischio le colture e la stessa sicurezza idraulica del territorio. Tuttavia, sulle strategie da mettere in campo, fra le autorità regionali e la Lega le posizioni restano distanti anni luce. «Chiediamo da tempo che la Regione autorizzi un piano straordinario di contenimento della popolazione della nutria – dicono il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, ed il consigliere argentano del Carroccio, Ottavio Curtarello –. Perché l’esasperazione degli agricoltori locali è palpabile, ed inoltre sussiste un problema di sicurezza». Il dato che si misura nel Mezzano, per esempio, è quello di una riduzione del 50% dei raccolti di mais, sorgo, pomodoro e soia, in quanto una nutria adulta consuma circa un chilogrammo di vegetali al giorno. Molti agricoltori riferiscono del pericolo di dover passare con i trattori sopra alle gallerie scavate dai roditori. La Lega, in tutta risposta, chiede che i coadiutori che agiscono coordinati dalla Polizia provinciale di Ferrara possano essere autorizzati ad adoperare strumenti adeguati di contrasto. Il lamento del territorio, intanto, è riassunto nelle parole di Ivan Coatti, un cittadino di Consandolo. «Conviviamo da sempre con il problema delle nutrie – rivela Coatti – ma nelle ultime settimane il problema è letteralmente esploso. Porto l’esempio del ponte di via Cantarana, che utilizzo quotidianamente per rientrare a casa, le cui sponde laterali sono disseminate da buche e gallerie scavate dalle nutrie. Persino il ponte è ormai segnato da crepe ampiamente visibili». Il cittadino ha contattato a più riprese la Polizia provinciale e il Comune, ma il problema resta ad oggi irrisolto. «Gli agricoltori e i cittadini della zona – incalzano Bergamini e Curtarello – chiedono atti concreti e non si può risolvere il tutto piazzando una o due gabbiette. Occorre un piano d’azione ad ampio respiro». In quanto al cedimento in atto sul ponte di via Cantarana, «invitiamo il Consorzio di Bonifica e gli enti competenti ad effettuare il più presto possibile un sopralluogo – concludono dal Carroccio – per cercare di porre rimedio a questa situazione di potenziale pericolo».
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