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Nuovo Codice degli appalti e opportunità per le piccole e medie imprese

Articolo pubblicato il 10 Maggio 2016, Scritto da CNA FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Cna Ferrara

Giovedì 12 maggio convegno Cna con la presenza del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani.

Ferrara – ”Nuovo Codice appalti: cosa cambia. Opportunità per le piccole e medie imprese”, è il tema del convegno, promosso da Cna Costruzioni, che si svolgerà giovedì 12 maggio, a Ferrara, presso la Sede provinciale della Cna (via Caldirolo, 84). Relatore il presidente provinciale di Cna Costruzioni, Riccardo Roccati, al quale seguiranno Lorenzo Minganti, esperto in diritto amministrativo e lavori pubblici, Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara e presidente della Provincia, Rinaldo Incerpi, presidente nazionale Cna Costruzioni. Coordina i lavori Alberto Minarelli, presidente provinciale Cna.

L’iniziativa cercherà di approfondire le novità contenute nel nuovo codice degli appalti, varato dal Governo lo scorso 15 aprile, soprattutto sotto il profilo delle opportunità per le piccole e medie imprese, in linea con le nuove direttive europee in materia di opere pubbliche.

Fra gli aspetti della nuova normativa ritenuti positivi da Cna, che saranno valutati nel dettaglio al convegno, l’obbligo di frazionare i grandi appalti in lotti funzionali, rendendoli così più accessibili alle piccole e medie imprese; le maggiori garanzie sui pagamenti, per le attività che operano in subappalto, che riceveranno direttamente dall’ente titolare dell’appalto; la possibilità, per le opere fino a un milione di euro, di organizzare gare a invito, con un numero crescente di imprese invitate a seconda dell’ammontare della gara.  Ad avviso della Cna, è ora indispensabile che amministrazioni locali e dirigenti pubblici delle stazioni appaltanti accolgano queste novità, valutando l’accesso delle pmi come un opportunità e non un problema, nel rispetto delle norme.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani