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Nuove collaborazioni di Unife con il Ministero delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali

Articolo pubblicato il 16 Ottobre 2015, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Proseguono le collaborazioni ministeriali dell’Università di Ferrara nell’ambito della sostenibilità ambientale.
Il nuovo progetto, guidato dal Prof. Umberto Simeoni del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, nasce per garantire un supporto tecnico-scientifico multidisciplinare alla Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole Agroalimentari e Forestali (Mipaaf), nel processo di armonizzazione di politiche e strumenti vigenti per l’uso sostenibile delle risorse marine e costiere.
Spiega Simeoni: “Per soddisfare l’esigenza ministeriale di specifiche competenze di natura ambientale, biologica, giuridica e socio-economica, il lavoro ha assunto una dimensione interdipartimentale. Hanno fornito il loro apporto anche i colleghi Prof.ssa Cristiana Fioravanti, Dipartimento di Giurisprudenza, Prof. Massimiliano Mazzanti, Dipartimento di Economia e Management, e il Prof. Michele Mistri, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie. Questa attività in team garantirà la piena conformità degli strumenti attuativi del Programma Operativo Feamp (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), che nei prossimi sette anni fornirà il principale sostegno all’attuazione e armonizzazione della riforma della politica comune della pesca, partecipando quindi allo sviluppo dell’economia blu in Europa”.
Prosegue Simeoni: “ In virtù delle sopracitate specifiche competenze giuridiche, biologiche-ambientali e socio-economiche, svolgiamo l’incarico percorrendo tre principali linee di attività: ricognizione generale del quadro giuridico esistente nell’ambito della riforma della politica comune della pesca e della politica marittima integrata, utile a verificare la compatibilità con le misure individuate nel Po Feamp; realizzazione di chiavi concettuali e interpretative degli effetti delle azioni poste in essere nel Po Feamp nell’ambito della protezione dell’ambiente marino e costiero e delle biodiversità utili a coniugare obiettivi ambientali con finalità di sviluppo socio-economico; raccolta ed analisi di buone pratiche realizzate nel bacino del Mediterraneo nell’ambito della sostenibilità della pesca e nella gestione dell’acquacoltura in ambiti territoriali di elevato pregio ambientale”.
“ Quest’ultima attività – chiosa Simeoni – avrà un’importante ricaduta sul territorio, in quanto verranno analizzati dei casi studio di alcuni impatti antropici legati alle interazioni tra acquacoltura e la pesca su aree sensibili, quali 3 lagune costiere adriatiche (Goro, Chioggia e Marano) ed aree marine protette”.
Per informazioni: Maria Grazia Campantico, cmpmgr@unife.it, tel. 0532293243, cell. 3386195376

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani