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Da Ufficio stampa

Grazie alle tante azioni di informazione e di sensibilizzazione ma soprattutto al senso civico dei ferraresi, i primi dati sull’andamento del progetto sono decisamente positivi. Infatti nel mese di Agosto la raccolta differenziata, nel comune di Ferrara, è salita, al 60%, nonostante il progetto avesse coinvolto solo una piccola parte del territorio comunale (56,7% la raccolta differenziata nel 2016).

Non si fermano le iniziative per migliorare la raccolta. Infatti, con la convenzione firmata in questi giorni fra Comune, Hera, GEV, Nucleo Agriambiente e SVA Legambiente che prevede la presenza attiva sul territorio di personale volontario con l’obiettivo di promuovere l’educazione e il rispetto della legalità e dell’ambiente, si apre una ulteriore fase nel percorso informativo dedicato ai cittadini.

Le GEV e l’informazione
In questi mesi che ci avvicinano all’entrata in vigore della tariffa puntuale legata al nuovo sistema per la raccolta rifiuti, molta informazione è stata fatta: sportelli dedicati, pagine sui giornali, incontri e video anche in dialetto. Ora si aggiunge la presenza attiva sul territorio di personale volontario che ha l’obiettivo di promuovere l’educazione e il rispetto della legalità e dell’ambiente.
Accanto al compito di “tutor” e dopo la prima fase inziale di informazione, alla Guardie spetterà anche individuare chi effettuerà abbandoni, depositi irregolari di rifiuti, sia urbani che speciali, pericolosi e non, al fine di assicurare il rispetto dei luoghi pubblici.

L’obiettivo della convenzione è principalmente quello di sensibilizzare i cittadini sulla problematica degli abbandoni, stimolando una cultura ambientale che riduca le situazioni di degrado. Le guardie volontarie saranno veri e propri Pubblici Ufficiali anche in grado di elevare sanzioni amministrative nei confronti di coloro che le regole non le rispettano e potranno ispezionare i rifiuti posti fuori dai contenitori per risalire a chi ha trasgredito.
Le Guardie Ecologiche Volontarie dovranno ascoltare i cittadini, informarli di cosa fare per rispettare le regole necessarie al decoro della città e alla qualità dell’ambiente. Una figura che deve essere vista come amica, un aiuto per fare al meglio ciò che è richiesto per legge.

Rifiuti: obiettivo regionale 70% di RD
L’introduzione della Tariffa puntale è un obbligo previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti e Ferrara ha il vanto di essere una delle prime città in regione ad attuare il Piano con l’obiettivo di ridurre la quantità di scarti indifferenziati e migliorare la raccolta differenziata e il recupero.
L’obiettivo che viene fissato dal piano è importante, arrivare al 70% di RD entro il 2020. E’ una sfida importante, che, nell’ottica dell’economia circolare, consente di ottenere vantaggi sia in termini ambientali che di equità sociale.
Ciò è possibile solo se i cittadini separano quanto più possibile quanto viene scartato in casa. I risultati migliori si ottengono solo attraverso la raccolta porta a porta o l’introduzione dei cassonetti a calotta .
Il Comune di Ferrara ha scelto per le aree residenziali, attivando un percorso graduale e progressivo, questo secondo metodo che permette ai cittadini di conferire i propri rifiuti 24 ore su 24 e non solo in determinati giorni e orari come avverrebbe con il PAP (riservato alle aree artigianali e industriali e per le case sparse).
Una scelta quindi totalmente a favore della cittadinanza e contemporaneamente nel rispetto della normativa.
Arrivare al 70% di raccolta differenziata non è un obiettivo proibitivo ma certamente impegnativo e la presenza in strada delle Guardie Ecologiche Volontarie aiuterà a raggiungerlo.

Carta Smeraldo e cassonetti con calotta
I cassonetti con calotta di recente introduzione, per altro in servizio in molti altri territori emiliano-romagnolo fra cui Bologna, Rimini, Castelfranco Emilia ed altri, sono deputati alla raccolta dei soli rifiuti indifferenziati, favorendo quindi l’aumento della percentuale di RD.
Infatti se in casa si separa bene diventa veramente pochissima la quantità di rifiuti da consegnare nel cassonetto grigio che si apre con la tessera. I rifiuti che invece vengono separati sono inviati al recupero in percentuale altissima: il 96,6% della Carta, il 93,4% del vetro, il 91,6% dell’organico.
Differenziare è prima di tutto una scelta personale, non solo un obbligo per legge: le risorse del nostro pianeta non son infinite, occorre preservarle e, laddove è possibile, recuperarle per riusarle.

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HERA



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