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Nove chilometri di storia

Articolo pubblicato il 19 Febbraio 2018, Scritto da Redazione di Periscopio

Tempo di lettura: < 1 minuto


di Francesca Ambrosecchia

Nove chilometri di fortificazione proteggono e cingono ancora il centro cittadino. Le mura ferraresi costituiscono uno dei simboli della città rinascimentale.
Un tempo barriera difensiva, edificata per lo più secondo il progetto dell’architetto fedele alla casata Biagio Rossetti, sono oggi elemento architettonico, estetico e storico.
Le mura e lo spazio verdeggiante del sotto mura sono la location perfetta per fare jogging, un giro in bicicletta, portare a spasso il cane o semplicemente per fare una passeggiata.
È un luogo di svago e di ritrovo che riporta al passato, costituendo uno degli emblemi dell’arte militare italiana: baluardi, torrioni, cancelli e porte ci fanno ancora oggi immaginare come operasse la difesa estense all’epoca.

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Redazione di Periscopio



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani