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Nota della Segreteria Provinciale del Pri sulla questione della “personalizzazione” della politica

da: Walter Parenti

In merito a quanto riportato dalla stampa intorno alle prossime elezioni amministrative la Segreteria Provinciale del Pri diffonde la seguente nota:

“ Abbiamo letto sulla stampa che è intenzione del Pd lavorare per una conferma e – ove possibile – per un allargamento delle maggioranze di centro-sinistra. Contemporaneamente abbiamo appreso che è intenzione delle dirigenze di alcuni circoli comunali di procedere speditamente all’ individuazione dei candidati sindaci attraverso elezioni “primarie” da tenersi all’inizio del prossimo anno e, all’uopo, sono stati presentati alcuni candidati.
La Segreteria Provinciale del Pri, pur riconoscendo che il Pd – per numeri e tradizione- è legittimato a definire i percorsi che predilige, non può non sottolineare come questa esasperazione della “personalizzazione” della politica costituisca un reale pericolo perché allontana la possibilità di un sereno e proficuo confronto sui contenuti.
I repubblicani continuano a ritenere che l’ unica risposta positiva alla ventata montante dell’antipolitica sia la dimostrata capacità delle forze politiche nella loro intierezza – e non dei singoli esponenti – di relazionarsi alle reali esigenze dei cittadini attraverso l’ elaborazione di programmi concreti e conseguibili piuttosto che con delle competizioni il cui valore e significato hanno brevissima durata.
La Segreteria Provinciale del Pri, confermando la correttezza delle precedenti alleanze, ribadisce l’ assoluta necessità di definire un tavolo programmatico provinciale onde verificare le possibili convergenze su problemi qualificanti e non differibili quali la sanità, il sistema infrastrutturale, la sicurezza e la necessaria revisione delle politiche di welfare, dei diritti e di innovazione, nella direzione di un abbattimento delle disuguaglianze.
E’ impensabile, a giudizio dei repubblicani, posporre questo doveroso approfondimento per impegnare energie e risorse per elezioni “primarie” che, eventualmente, potranno tenersi a “posteriori” e dovranno essere di coalizione”.
il Segretario Provinciale Romano R. Danti

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)