Da Organizzatori
L’incontro di questo pomeriggio alla Camera di Commercio di Ferrara, con la partecipazione del presidente di Bper Luigi Odorici, è stato pensato per “ridare fiducia”. Bper è infatti vicina all’acquisto della Cassa di Risparmio di Ferrara, che grazie al governo Renzi e al suo decreto salvabanche la fiducia dei risparmiatori l’ha devastata. Insieme a Odorici saranno presenti tra gli altri il sindaco cittadino del PD Tagliani e il presidente di Legacoop regionale Monti, cioè figure complici del furto che abbiamo subito. Lo diciamo subito con chiarezza: loro sono parte del problema, non della soluzione.
A partire dal 22 novembre 2015, giorno di promulgazione dell’infame decreto salvabanche, politici del governo e banchieri hanno compiuto in modo concertato la loro azione in cinque tappe riassumibili in altrettanti verbi: depredare, mentire, promettere, rimentire, dimenticare. Hanno depredato centinaia di migliaia di cittadini, entrando furtivamente nelle loro case e rubando i risparmi di una vita di lavoro. Hanno mentito, sostenendo di aver salvato il risparmio e il paese dalla catastrofe, mentre la catastrofe sono loro che, con arroganza, malafede e insipienza, hanno sradicato leggi e credo comuni. Hanno promesso, sostenendo che avrebbero rimborsato tutti: a distanza di quasi 17 mesi ben pochi hanno avuto qualcosa indietro, e nemmeno tutto. Hanno rimentito, perché rappresentano la menzogna al potere (con impudente faccia tosta oggi e solo oggi il governatore della Banca d’Italia, Visco, dice che Carife doveva essere salvata dal Fitd!). E adesso, ultimo atto, cercano di far dimenticare, parlando di fiducia e ottimismo, secondo la sprezzante retorica di padron Renzi.
Noi che alle loro promesse non abbiamo mai creduto, svelando le loro menzogne attraverso la nostra lotta, oggi ci battiamo contro la possibilità che riescano a far dimenticare quanto è accaduto. Perché quanto è accaduto non è altro che un indizio di quanto continuerà ad accadere. Qua non ne va solo dei nostri soldi e dei nostri risparmi, che rivogliamo indietro. Qua ne va del futuro di tutti. È questo che andremo a dire in faccia al presidente di Bper e a tutti gli altri. Perché noi che siamo orgogliosi di lottare per la giustizia la faccia ce l’abbiamo sempre messa e continueremo a mettercela.
