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Da: Luca Greco, FP CGIL

Ferrara, 31/12/2020

Niente Santi in Paradiso

Sembra un gioco di parole, magari anche poco rispettoso, ma è purtroppo
l’amara verità.
Fin dal mese di aprile, la FP CGIL ha richiesto copia dei protocolli
operativi, firmati dai rappresentanti sindacali aziendali, elaborati
dall’azienda legati all’emergenza COVID 19.
Il 24.12.2020, il legale della Residenza Paradiso, invia alla FP CGIL 17
allegati, utili, a suo dire, testimoniare la bontà dell’operato del
datore di lavoro.
Peccato che nessuno di quei documenti sia stato firmato dai
rappresentanti dei lavoratori. Peccato che alcuni documenti non
contengano nessuna data. Peccato che fra quei documenti non ci siano
quelli attestanti la formazione preventiva del personale organizzata dal
datore di lavoro. Peccato che non ci siano documenti, datati aprile 2020,
nei quali vengano esplicitati i percorsi pulito/sporco, modalità e tempi
di vestizione, modalità e corretto utilizzo dei DPI.
Le affermazioni, fatte dal datore di lavoro e dall’ASL, secondo le quali
la situazione era ed è “critica ma complessivamente sotto controllo”,
alla FP CGIL suonano particolarmente stonate.
Se così non fosse, come mai un infermiere, il 27.12.2020, avrebbe
lanciato un appello ai suoi colleghi descrivendo la situazione con queste
parole: “100 e poco + anziani non hanno 1 straccio di infermiere che gli
dia la terapia (se non io, la Maria neoassunta e 1 tale altro interinale
di cui non conosco neppure il viso), non c’è tempo di fare medicazioni,
non c’è tempo di sostituire i cateteri vescicali o le stomie, non c’è
altro tempo che passare 6 ore di turno a somministrare in tutta fretta
la terapia diabetica e anticoagulante per queste 100 creature. Sono
stato in turno stamattina; è un ospedale da campo, c’è tutta
l’adrenalina della maxi emergenza […] Cona non potrà sopportare ľesodo
di 100 anziani, non ha sufficienti posti letto”?
Ad oggi, 31.12.2020, il sindacato non è in grado di avere accesso a
nessuno dei documenti sopracitati, di conoscere le condizioni di lavoro
del personale, la quantità delle presunte nuove assunzioni, la
disponibilità dei DPI, l’avvenuta sanificazione accurata dell’intera
struttura.
Solo un dato ci pare certo: 95 ospiti positivi su un totale di 104.
Nota a margine. La struttura applica un CCNL pirata, firmato da sindacati
non rappresentativi del settore, dei lavoratori e delle lavoratrici. Un
contratto che abbassa salario e diritti del personale. Un contratto che
ha escluso la FP CGIL dalla contrattazione aziendale, impedendo di fatto
al sindacato maggiormente rappresentativo di verificare le condizioni di
lavoro del personale. È di questi giorni la notizia della vittoria del
ricorso della FP CGIL di Modena nei confronti di Villa Margherita,
struttura che, al pari della residenza Paradiso, applica il CCNL Anaste
firmato da sindacati non rappresentativi.
È arrivato il momento che il Pubblico, inteso come ASL e Comune di
Ferrara, dia seguito alla richiesta della FP CGIL di revocare
l’accreditamento alla Residenza Paradiso. Che il maggior focolaio della
provincia si sia sviluppato in una struttura dove si applicano contratti
pirata e dove non si conoscono le reali condizioni di lavoro, non può
essere un caso. È ora di smetterla di elargire soldi pubblici a chi lucra
sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici.

Luca Greco – FP CGIL

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