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Nicola Minarelli include nella sua giunta Alessandro Vacchi

da: Sinistra Ecologia Libertà

Apprendiamo con sorpresa e delusione la decisione di Nicola Minarelli, riconfermato Sindaco di Portomaggiore, di includere nella sua giunta Alessandro Vacchi, giovane esponente della destra portuense e candidato sindaco contro lo stesso Minarelli per la lista civica “Portomaggiore Viva”, arrivata terza.
La nostra scelta di appoggiare la lista Portomaggiore Futura non è stata una decisione leggera e frettolosa, dettata dalla volontà di garantirci ad ogni costo una posizione all’interno del governo cittadino. Al contrario, è maturata a seguito di una profonda riflessione, il cui risultato è stata la scelta di confermare la nostra piena fiducia ad una formazione di centrosinistra che, in totale controtendenza rispetto a quanto sta accadendo a livello nazionale, ha dimostrato, nel corso del mandato amministrativo appena concluso, di saper amministrare la città mettendo in primo piano temi fondanti della sinistra quali welfare, scuola e servizi pubblici, beni comuni e accoglienza. Mandato che noi ci onoriamo di aver contribuito ad adempiere.
L’inattesa virata a destra a cui oggi assistiamo sconfessa quanto fatto finora e tradisce non solo gli accordi sottoscritti dalla coalizione, ma anche la fiducia che, meno di due settimane fa, la stragrande maggioranza dei cittadini ha riposto in essa, dando la propria preferenza al progetto di centrosinistra.
Al Sindaco che parla di “comunità che si governa se si tengono insieme tutte le forze politiche e le potenzialità” noi rispondiamo che risulta chiara la volontà di chiudere una importante pagina di buon governo cittadino, scegliendo di perseguire la strada incerta delle larghe intese. Strada che noi non possiamo e non vogliamo condividere. Se è vero che “gli steccati e le ideologie indeboliscono e separano, mentre l’apertura e la condivisione aiutano sempre a raggiungere risultati positivi” noi chiediamo quali valori e punti programmatici il Sindaco sente di poter condividere con gli esponenti della destra cittadina. Per quel che ci riguarda la risposta è nessuno. E, con profonda amarezza, prendiamo atto che, per scelte avulse da ciò che è la nostra volontà, il nostro rapporto di collaborazione per il governo del territorio si interrompe qua.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)