Nessuna vera risposta circa il ristoro per i rifiuti pugliesi bonifica via Conchetta: sicuro che dobbiamo pagare noi?
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Da gruppo consiliare Movimento 5 Stelle
Mi colpisce la tempestività con la quale l’Assessora Ferri si è precipitata a rispondere sulla stampa alle mie richieste in merito al ristoro ambientale per l’accoglimento delle 12.000 tonnellate di rifiuti dalla Puglia e riguardo alla bonifica dell’area dell’ex inceneritore di via Conchetta. Sembra chiaro che sia un tratto distintivo della sua azione politico/amministrativa comunicare a mezzo stampa generiche risposte per non entrare nel vivo delle questioni.
L’Assessora pare infatti affermare che non ha idea di quando Hera corrisponderà i fondi promessi (a meno che non consideri “nei prossimi giorni” una scadenza…) né di come tali fondi saranno utilizzati, se non genericamente per “progetti ambientali nel territorio che ha subito il disagio”, ma questo lo sentiamo da oltre sei mesi. Nessuna conferma se sia stato richiesto l’accesso al fondo di compensazione ambientale, come promesso dal Sindaco nel luglio scorso. Leggiamo inoltre “nei prossimi giorni è previsto un incontro tra l’assessora regionale Paola Gazzolo e la sottoscritta” e ne prendiamo atto: proprio come “nei prossimi giorni” (eravamo al 13 luglio dell’anno scorso) era previsto un incontro tecnico tra RER e Comune di Ferrara per lo stesso motivo!
Riguardo alla bonifica di Via Conchetta, appare quantomeno avventata la perentorietà con la quale l’Assessora attribuisce all’Amministrazione la competenza per le spese di smaltimento, come se non ci fosse alcun dubbio. Ricordo che l’Unione Europea ha da tempo introdotto il principio (sacrosanto, aggiungo io) del “chi inquina paga”, e che in Italia è sancito quello del “proprietario incolpevole”, che distingue nettamente la figura del responsabile dell’inquinamento dal proprietario del sito che non abbia causato la contaminazione.
Proprio su questo tema verte la interrogazione (in allegato) che il Consigliere Regionale M5S Gian Luca Sassi ha presentato a Bologna all’inizio di febbraio, che chiede alla Regione, tra le altre cose, “se non ritenga doveroso rivalersi sul soggetto che ha causato l’inquinamento”. La stessa richiesta che il sottoscritto ha posto all’Amministrazione. L’Assessora Ferri, che non vede l’ora di accollarsi le spese di bonifica facendole di fatto pagare ai cittadini, già vittime dell’inquinamento stesso, anticipa la risposta ufficiale dell’Amministrazione e quella della Regione Emilia Romagna decidendo che se “la proprietà dell’immobile è del Comune, i costi di smaltimento sono di competenza dell’Amministrazione.”
Risulta francamente difficile comprendere come mai, a pari responsabilità sull’inquinamento del Quadrante Est, l’Amministrazione si sia prontamente prodigata in sede giudiziaria contro Solvay, mentre sia così riluttante ad assumere lo stesso atteggiamento nei confronti di Hera…
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