Da: Ufficio Stampa di Prefettura di Ferrara
Nell’ambito delle manifestazioni celebrative del “Giorno della memoria”, si è tenuta stamane presso il Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti la cerimonia di consegna della medaglia d’onore alla memoria conferita dal Presidente della Repubblica al signor Giuseppe Marzola, cittadino ferrarese internato nei lager nazisti di Dachau e di Buchenwald durante il secondo conflitto mondiale, dove morì come internato civile, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia e di una nutrita rappresentanza di giovani studenti e docenti delle scuole secondarie superiori della provincia estense.
Prima della consegna dei riconoscimenti al familiare dell’insignito, si sono succeduti gli interventi del Prefetto Michele Campanaro, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, del Presidente della Consulta provinciale degli studenti Andrea Luca Dionnacono, della direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara Anna Quarzi e dello storico Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto Parri di Bologna.
“Quest’anno – ha ricordato il Prefetto – in occasione del ventennale dell’istituzione del Giorno della Memoria, abbiamo ospitato Furio Colombo, intellettuale e giornalista che, da parlamentare, con impegno e passione civile, ha ispirato ed è riuscito a far approvare all’unanimità, il 20 luglio 2000, la legge 211 sulla memoria dell’Olocausto. Insieme abbiamo condiviso riflessioni sull’importanza che può avere, ancora oggi, celebrare questa giornata e su come la memoria debba servire ad aiutarci a costruire il futuro…. Abbiamo il dovere di intendere il Giorno della Memoria non semplicemente come una ricorrenza, in cui si medita sopra una delle più grandi tragedie della storia, ma come invito, costante e stringente, all’impegno e alla vigilanza”. In allegato, il testo integrale dell’intervento del Prefetto Campanaro.
Nel corso della cerimonia, un quartetto di studenti del Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara ha eseguito l’Inno di Mameli e alcune composizioni create dal musicista jazz tedesco Heinz Jakob “Coco” Schumann, all’interno del campo di concentramento di Terezìn.
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