Da Associazione Culturale Umanità
Nello scorso mese di novembre è stata formalizzata la costituzione dell’Associazione Culturale Umanità, libera Associazione apolitica e apartitica, fondata con il proposito di ampliare e diffondere la cultura e la conoscenza delle migrazioni, occuparsi del concetto di integrazione tra culture differenti e comunicare l’importanza della loro intersezione, pur sempre nel rispetto dei reciproci diritti e della propria storia culturale.
Il nome Umanità, nonché lo stile grafico che la rappresenta, sono stati scelti per incoraggiare la riflessione sul significato etimologico del vocabolo stesso: Umanità è il potente sentimento di solidarietà, compassione, amore, gentilezza, comprensione e indulgenza verso le persone.
I soci fondatori dell’Associazione Culturale Umanità provengono da orizzonti professionali e esperienze di vita differenti, ma li accomuna la volontà di promuovere il ruolo essenziale del dialogo, della conoscenza e della riflessione quali strumenti per superare le diffidenze culturali e per stimolare la consapevolezza che le culture, come gli esseri umani, non esistono se non in relazione le une con le altre.
I soci fondatori sono: Francesco Ferroni, Diego Marani, Francesco Pistocchi, Mustafa Sabbagh e Claudia Volta, mentre Tristana Randi ha il compito di coordinare e dirigere i vari progetti che verranno sviluppati a livello Nazionale.
Per il particolare interesse dimostrato all’iniziativa e la sua storia di vita è stato nominato socio onorario Alfred Gomis ventiquattrenne di origine senegalese ora portiere della SPAL.
L’Associazione Culturale Umanità ha in programma per il 2018 una serie di eventi culturali, mostre artistiche, convegni e sessioni di studio utili a stimolare la riflessione sui fenomeni sociali in modo aderente alla realtà dei fatti e promuovere i valori supremi del rispetto per l’umanità, della tolleranza, della solidarietà.
Ferrara ospiterà il 26 gennaio presso il Museo di Casa Romei il primo evento promosso dall’Associazione che prevede una tavola rotonda presieduta dal Professor Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore dell’istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e docente di Relazioni Internazionali all’Università Bocconi in dialogo con Alfred Gomis, portiere della Spal e una mostra di Mustafa Sabbagh e Sislej Xhafa, artisti da sempre impegnati a riflettere e far riflettere sui fenomeni migratori contemporanei
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