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Nasce il coordinamento per i referendum sociali

Articolo pubblicato il 4 Marzo 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Coordinamento per i referendum sociali

Si è costituito a Ferrara un coordinamento di persone, associazioni, comitati e movimenti che convoglia l’impegno a battersi per una nuova stagione di referendum sociali. A partire dal referendum Stop Trivelle del 17 aprile prossimo che vede nascere un apposito comitato referendario per fermare le trivellazioni in mare, la stagione di raccolta firme proseguirà – dal 9 marzo al 9 luglio – per permettere l’indizione dei nuovi referendum contro la posizione del Governo che ha dato invece il via libera alla trivellazione dell’intero fragile territorio italiano, alla ricerca di idrocarburi da parte delle multinazionali; contro il tentativo, messo in atto dalla L.107/2015, di assoggettare la scuola pubblica ai principi del diritto privato (attraverso l’introduzione del preside manager, dei meccanismi di premialità ad personam, il finanziamento dei privati e l’obbligo di effettuare attività lavorative durante la formazione scolastica). Il tutto all’interno della cornice, estremamente ambigua, del TTIP, Il Trattato di investimenti e commercio tra Europa e Usa. A fronte di un’Europa che ripristina le barriere per le persone e che perde ogni giorno di coesione, la Commissione europea si sta arrogando il diritto di firmare un accordo di partenariato economico con un governo federale, che ha fretta di chiudere la partita prima del semestre bianco del Presidente Obama. Se tale accordo fosse concluso, come d’auspicio del nostro Governo, ci si troverebbe nell’ambito di un’ ulteriore deroga al controllo dei nostri diritti sociali oltre che economici, poiché il misterioso Trattato, di cui poco e niente si interessano i parlamentari italiani e i nostri rappresentanti europei, comporterebbe clausole dal valore sovranazionale in ogni campo della nostra economia: dall’agricoltura all’ambiente, dalla sanità alla scuola, dalla produzione culturale alla ricerca e innovazione, con la compromissione definitiva del concetto di beni comuni, sui quali invece si rilancia una nuova campagna di sensibilizzazione della popolazione.
Al Coordinamento hanno aderito: Comitato Acqua pubblica, Comitato provinciale NO-TRIV, Comitato scuola pubblica, Comitato Stop TTIP Ferrara, Altra Qualita’-Commercio Equo, Centro sociale La Resistenza, LINK, Unione degli Studenti, UsB, i segretari di CGIL-FIOM Samuele Lodi e CGIL-FLC Hania Catani. Sostengono il Coordinamento locale dei diritti sociali il Movimento 5 Stelle e il Partito comunista d’Italia. Il Coordinamento ha eletto il Centro sociale “La Resistenza” come proprio luogo di riferimento, ha nominato un gruppo organizzazione e un gruppo comunicazione. La prossima riunione – aperta a tutti gli interessati – è convocata per il 21 marzo alle ore 21.00 .

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani