Nasce “Ferrara 2030”
Anche per la nostra città serve uno sviluppo ecocompatibile
Le questioni ambientali, sociali ed economiche sono da qualche settimana il nucleo di riflessione di un gruppo di cittadine e cittadini ferraresi, accomunati dall’interesse per questi temi e orientati a propiziare una prospettiva di sviluppo ecocompatibile, incentrata sulla strategia della sostenibilità. L’impegno è finalizzato al tentativo di articolare pure nel territorio ferrarese gli obiettivi della sostenibilità, definiti a livello mondiale dall’ONU nel 2015 e sottoscritti anche dall’Italia, con l’impegno di realizzare entro il 2030 le azioni condivise.
Emergenza climatica, contrasto della povertà, sviluppo della scolarità e sostegno alle persone fragili sono alcuni dei principali obiettivi perseguiti. La strategia si articola su 19 obiettivi principali con 169 specifiche azioni. Nel nostro Paese, ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) presieduta da Pierluigi Stefanini (e con Enrico Giovannini portavoce prima di assumere l’attuale incarico di ministro nel governo Draghi) si è fatta carico di promuovere e sostenere la realizzazione di tali obiettivi. Più di 300 associazioni hanno aderito, tra cui Cgil, Cisl, Uil, Anci, Upi, Arci, Università, Confindustria.
Ogni anno AsviS, con la formula del festival, organizza momenti di incontro sui temi della sostenibilità in molte città italiane. Si tratta di occasioni preziose di confronto e di valorizzazione delle varie esperienze intraprese. In regione si è da tempo creato il coordinamento Emilia Romagna Sostenibile 2030, che già consorzia più di 30 associazioni.
Ferrara 2030 intende raccogliere questo impegno a livello provinciale proponendosi prima di tutto di misurare, come fa ogni anno ASviS nei suoi rapporti, la distanza fra situazione reale e obiettivi di sostenibilità Onu-Asvis.
Stiamo anche valutando se aderire al coordinamento ASviS regionale. Ma siamo solo all’inizio di un percorso, insieme decideremo.
Per Ferrara 2030, Sergio Gessi, 24 aprile 2021

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)