‘Na spadzada par Bunden, si scaldano i motori in vista della prova “regina” dell’atletica Bondeno
Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno
Fervono i preparativi per l’edizione 2019 de “’Na spadzada par Bunden”, anche se non sarà un’autentica “passeggiata” per chi si sfiderà lungo le strade di Bondeno per il successo di tappa. L’Atletica Bondeno sta definendo gli ultimi dettagli della sua prova “regine”, in programma il 1° novembre, e che costituisce l’ottava e ultima gara del campionato provinciale Uisp su strada. «Penso che sia una delle prove che riesce a calamitare la maggior parte di partecipanti, se si escludono le “mezze maratone” di Ferrara – dice il presidente dell’Atletica Bondeno, Valerio Vassalli – raggiungendo una cifra di partecipanti vicina al migliaio. Conserveremo a grandi linee il percorso più caratteristico della città, se si esclude via Carducci che è interessata attualmente da un cantiere per la ricostruzione post-sisma, ma avremo la consueta bellissima panoramica degli atleti sull’argine nella località di Gamberone». Insomma, una prova che «è anche di valorizzazione turistica del territorio, e che siamo lieti di ospitare ancora una volta nella nostra città», spiega il vicesindaco Simone Saletti. Confermate le varie categorie in gara con le mini podistiche da 1 e 2 km, al via dalle ore 9,10 in poi, e con la mini run da 0,5 km riservata ai bambini nati dal 2010 in su, che scatterà alle 9,45. Quindi, di scena i “big”: con la gara competitiva sui 10 km, la competizione riservata agli Allievi e la ludico-motoria sui 5,5 km, ed infine la 7° prova di Nordic Walking, tutte in programma alle ore 10. La gara Uisp metterà in palio anche i Trofei Marco Ramponi e il 12° Memorial Franco Reggiani, indimenticati sportivi del territorio matildeo. Le iscrizioni si chiuderanno 15 minuti prima della partenza di ogni gara, mentre il ritrovo è previsto in piazza Garibaldi dalle ore 8 del mattino.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)