La notizia del giorno è senza dubbio questa pagliacciata di Sean Penn indagato in Messico.
Ebbene sì, il più famoso radical chic di Hollywood ha pensato bene di rompere la sua routine con una delle sue tipiche prodezze da vero maschione.
A ottobre infatti si è recato in Messico per intervistare El Chapo, super narcoboss messicano all’epoca latin-tante.
E Sean Penn come sempre non si è fatto mancare nulla.
Perché per arrivare al confine si è dovuto chiudere nel baule di una macchina per poi prenderne un’altra a noleggio e concludere restando sveglio con El Chapo fino alle 4 di mattina bevendo tequila e mangiando tacos.
Muy macho, diomà.
Scommetto che quando sarà vecchio si gaserà davvero come un cretino a ripensarci.
Tutta questa vaccata per un’intervista che poi è finita su Rolling Stone, la rivista regina del giornalismo lingua felpata + emozioni sensazionalmente forti perfette per quei momenti in cui ti devi raccogliere in intimità tu, da solo o al massimo con uno stronzo a caso che bussa e se sei fortunato va liscissimo.
E in questi casi – devo essere sincero – beh, Rolling Stone è sempre una sicurezza.
Così come Sean Penn.
Sean Penn che aiuta in persona dopo l’uragano Katrina, Sean Penn sbronzo in giro a caso, Sean Penn e il suo amicone Eddie Vedder, Sean Penn bla bla bla, Sean Penn ridicolissimo in robaccia come quella roba do Sorrentino o quella pagliacciata di I Am Sam.
Quindi sì, oggi come nel 1986 Sean Penn è una sicurezza.
Ecco perché oggi come nel 1986 questo pezzo è doveroso.
Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.
Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
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