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Musica Marfisa, Matteo Cardelli recital: concerto di sabato 18 luglio 2015 ore 21,30

Articolo pubblicato il 18 Luglio 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Circolo culturale Amici della Musica “Girolamo Frescobaldi” – Ferrara

FERRARA – Stasera (sabato 18 luglio 2015, ndr) alle 21,30 a “Musica a Marfisa d’Este” ritorna il pianista ferrarese Matteo Cardelli, ormai una vera e propria “star” della rassegna estiva organizzata dal Circolo Frescobaldi con la collaborazione dei Civici Musei d’Arte Antica, presso la Palazzina di Marfisa D’Este di Corso Giovecca 170. L’ingresso è a offerta libera pro Ant di Ferrara.

Infatti anche nelle edizioni precedenti Cardelli è stato ospite molto apprezzato dal pubblico locale ed è facile immaginare che stasera il suo concerto farà il pienone anche perché sarà interprete di brani del grande repertorio: inizierà con la Sonata Hob.XVI: 52 in Mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn composta nel 1794 per il fortepiano e rivelatasi poi una vera e propria prolusione estetica alla musica pianistica di Beethoven. Il secondo brano è la celeberrima Polacca-Fantasia in La bemolle op.61 di Fryderyk Chopin intensamente drammatica con valorizzazione spesso virtuosistica della melodia nelle pagine che la compongono. Infine un altro capolavoro del romanticismo pianistico, la Fantasia op.17 di Robert Schumann fatta di un lirismo tanto essenziale quanto appassionato e testimone del suo ardente amore per la fidanzata Clara Wieck.

Nato a Ferrara nel 1992, Matteo Cardelli si è diplomato nel 2010 con 10 e lode sotto la guida del Maestro Lanzoni presso il Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara, dove nel 2013 ha conseguito il Diploma accademico di Secondo livello con 110 e lode e Menzione d’onore, e dove sta attualmente ultimando il biennio in Musica da camera.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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di Piermaria Romani