Da: Ufficio Stampa Lega
«Stefano Bonaccini ha apprezzato pubblicamente il “modello Ferrara” per la gestione della movida? Ne siamo lieti, ma ora è il momento di passare ai fatti, istituendo un fondo per coprire parte dei costi sostenuti per i vigilantes che garantiscono la sicurezza». A chiederlo sono il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, ed il vicesindaco di Ferrara, Nicola Lodi. Con quest’ultimo che ha illustrato in videoconferenza al governatore, giovedì sera, i contenuti della proposta di Ferrara. In sostanza: «E’ piaciuta la nostra soluzione di una zona pedonale delimitata – precisa Lodi – con un ingresso ed un’uscita, ed un gruppo di vigilantes che garantisce la sicurezza, facendo sedere gli avventori ai tavolini che sono sistemati in spazi ampi e che impediscono così scene di calca, come quelle che abbiamo visto altrove». Non solo: i vigilantes vietano l’accesso di bottiglie di vetro ed altri oggetti che possono mettere a rischio l’incolumità dei presenti. «Il Comune di Ferrara ha sperimentato con successo il modello dei vigilantes – spiegano Bergamini e Lodi – pagati di tasca propria da un Consorzio che comprende gli esercenti della Città. Questi “steward” possono essere impiegati per assicurare la sicurezza e scongiurare assembramenti in mercati e in altre situazioni pubbliche, ma come tutte le belle iniziative hanno un costo… che, per metà, viene corrisposto dal Comune». Stefano Bonaccini ha ascoltato con attenzione la descrizione del “modello Ferrara”, prendendo appunti, e lasciandosi sfuggire un commento apprezzato, condiviso con gli altri sindaci presenti in collegamento. In cui ha sostanzialmente invitato «a fare come Ferrara». «Credo che la Regione debba fare la sua parte, a questo punto, per aiutare i comuni a gestire la sicurezza e per evitare recrudescenze dell’infezione da Covid – incalza Fabio Bergamini –. Apprezziamo le parole del presidente Bonaccini, al quale chiediamo di passare subito dai complimenti ai fatti, mettendo a disposizione dei comuni un fondo, con cui sostenere il costo degli steward che possono assicurare distanziamento sociale e sicurezza nelle ore della movida. Perché non devono essere solo i commercianti e gli enti locali a sobbarcarsi gli interi oneri».
