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Mostra fotografica “La bellezza dentro”, un progetto fotografico di Giampiero Corelli al ristorante “381 Storie da Gustare”

Articolo pubblicato il 29 Settembre 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: 381 Storie da Gustare

Il Ristorante 381 Storie da Gustare è un locale speciale, non un semplice bar ristorante, ma un
luogo solidale e sociale gestito dal 2009 dalla Cooperativa Sociale Il Germoglio Onlus.
La cooperativa da più di 20 anni opera nel territorio di Ferrara e Provincia dedicandosi
all’inserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate perchè crede che attraverso il
lavoro, il poter acquistare una propria professionalità, si possa acquisire l’autonomia e la dignità.
Dal 2010 la Cooperativa Sociale il Germoglio gestisce anche il progetto RAEE in carcere presso
la Casa Circondariale di Ferrara in rete con altre cooperative della Regione Emilia Romagna.
Il Progetto RAEE ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione socio-lavorativa di persone
svantaggiate in esecuzione penale o reduci dal carcere, per le quali si rende necessario un
accompagnamento competente e in raccordo con il territorio, che ne favorisca il pieno rientro nella
legalità e nella vita civile della comunità.
Proprio questa vicinanza al mondo carcerario ha stimolato l’interesse la volontà del 381 ad ospitare
all’interno dei suoi locali, la mostra del fotografo ravennate Giampiero Corelli che con il suo
progetto fotografico “La Bellezza Dentro – donne e madri nelle carceri italiane” racconta la vita
delle donne e delle madri all’interno degli istituti penitenziari femminili. Il lavoro fotografico è durato
alcuni anni e ha toccato diversi Istituti Penitenziari italiani, da Messina a Trento, passando per
Roma, Bologna, Forlì, Milano e tanti altri.
La mostra sarà visitabile al Ristorante 381 Storie da Gustare in piazzetta Corelli 24,
dal 3 ottobre al 2 novembre negli orari di apertura del locale (11-15,30/18.30-22.30).

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani