Monsignor Luigi Negri (vescovo di Ferrara) ha partecipato a Roma alla presentazione di un libro insieme al pregiudicato Silvio Berlusconi. E’ consapevole di ciò che ha fatto? Ritiene questa presenza parte della sua missione?
Ma è la stessa persona che voleva recintare la Cattedrale per evitare che i giovani la riducessero come un postribolo? E’ informato che il signore che gli sedeva a fianco il ‘postribolo’ l’ha messo in piedi davvero nella sua villa? E che in uno dei suoi tanti processi è imputato per induzione alla prostituzione minorile?
Povero papa Francesco! Ecco chi sono alcuni dei tuoi rappresentanti sul territorio… Monsignor Negri si è presentato alla città con il volto dell’integralismo e dell’intolleranza verso chi la pensa in modo diverso. Ha perfino scritto che “…la gioia se non è cristiana è equivoca…”.
E’ evidentemente una sciocchezza, perché si può vivere nella gioia e nella serenità in tanti modi e secondo varie credenze.
Però ci mancava la trasferta per discutere un libro con un interlocutore che anche nella giornata di ieri ha definito “una mafia” i giudici che lo hanno condannato.
Un consiglio al vescovo: rientri nelle sue funzioni religiose e lasci perdere iniziative che squalificano ciò che rappresenta. Ma se proprio vuole uscire dal seminato, non si scandalizzi se un cittadino gli rivolge la critica che merita…
Fiorenzo Baratelli è direttore dell’Istituto Gramsci di Ferrara
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Fiorenzo Baratelli
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