Modonesi a Fabbri: “Le invettive contro il Pums sono un concentrato di bugie e propaganda”
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Da: Aldo Modonesi
Il candidato leghista Alan Fabbri oggi sulla stampa tuona contro il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato dalla Giunta comunale. Un concentrato di bugie e propaganda. O è in malafede oppure chi gli sta facendo un corso accelerato di politica ferrarese deve aver saltato i capitoli in cui si danno un paio di dritte per amministrare un Comune con più di 15mila abitanti.
Ormai da settimane sto parlando di Ferrara e delle cose concrete che farei da Sindaco affinché la nostra città possa crescere ancora e perché i ferraresi possano vivere bene e muoversi meglio. Vorrei non dovermi occupare del passato e di questioni che a molti potrebbero sembrare pura burocrazia. Ma qui il punto non è tanto il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, quanto le evidenti panzane usate per la campagna elettorale e l’ingenuità – nel migliore dei casi – di chi vorrebbe consegnare Ferrara a Salvini come premio e non sa neanche cosa è stato fatto in città.
Il candidato leghista sostiene che il PUMS è stato adottato dalla Giunta “nel chiaro tentativo di vincolare il prossimo sindaco” e con “scelte ancora una volta calate dall’alto e non partecipate”. Piccola ma necessaria divagazione tecnica: il Piano è stato adottato dalla Giunta il 26 marzo e ora chiunque ha 60 giorni di tempo per presentare osservazioni o modifiche. Sarà poi compito del Consiglio Comunale nella prossima legislatura procedere alla discussione e alla votazione finale del Piano, che solo dopo l’approvazione diventerà operativo ed efficace. Dove sarebbe il “chiaro tentativo di vincolare”?
Ma la bugia più grossa è quella delle “scelte ancora una volta calate dall’alto e non partecipate”. Capisco che Fabbri frequenta Ferrara da troppo poco tempo, ma davvero era così faticoso studiare il passato prima di sparare qualche balla elettorale sotto dettatura? Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è per definizione partecipato, tant’è che negli ultimi due anni (non la settimana scorsa) ci sono stati incontri territoriali con cittadini e stakeholder, la creazione di un gruppo Facebook dove fare emergere progetti, esigenze e idee per la mobilità sostenibile e infine la raccolta di ulteriori indicazioni ed esigenze con un questionario online.
E a Fabbri do un’altra notizia: quello che chiama “cosiddetto Piano” esiste in tante altre città italiane e mi meraviglio che non lo conosca uno che vuole candidarsi ad amministrare un Comune come Ferrara.
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