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Mobilitazione nazionale per l’autodeterminazione nel fine vita Uaar in piazza: “Liberi di scegliere… Liberi di volare via”

Articolo pubblicato il 18 Settembre 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ferrara Uaar

Ferrara, 18 settembre 2019. Domenica 15 Settembre l’Uaar Ferrara è stata in piazza per denunciare l’indifferenza del legislatore e l’assenza di azioni di governo sui temi del fine vita. Centinaia le persone che hanno aderito all’iniziativa.

“Ciò che manca – dice Gregorio Oxilia, referente Uaar Ferrara – è un decreto attuativo del Ministro della Salute che applichi la legge sul testamento biologico (DAT) approvata nel dicembre del 2017. Nonostante nell’Ottobre del 2018 la Corte Costituzionale abbia rinviato di un anno il proprio giudizio sulla legittimità dell’aiuto al suicidio di Marco Cappato a DJ Fabo – continua Oxilia – il parlamento ha scelto l’immobilismo, rimandando alla Corte Costituzionale la decisione”.

La discussione della legge di iniziativa popolare per l’eutanasia non è praticamente mai iniziata. Ora con il nuovo governo cosa accadrà? È necessario che la politica guardi in faccia la realtà e, soprattutto, ascolti il volere popolare altrimenti, se dovesse ignorarlo, farebbe un affronto a 130mila firmatari che si sono rivolti all’Uaar e alle altre associazioni del Comitato EutanasiaLegale.

Infatti, ben 9 cittadini italiani su 10 (93%, fonte: SWG) sono favorevoli all’introduzione di una legge sull’eutanasia. Tuttavia, questo dato viene totalmente ignorato dalla politica. Come Uaar chiediamo che la legge sul Testamento Biologico possa essere finalmente applicata, inoltre chiediamo la legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito pretendendo che il Parlamento tenga conto della volontà dei cittadini italiani.

Come Uaar invitiamo tutti i cittadini credenti e non credenti a sostenerci e condividere con noi queste cause per essere davvero “Liberi di scegliere” a prescindere dalla propria tendenza religiosa.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani