Mobilità. In Emilia-Romagna nessuna criticità per il Trasporto pubblico locale all’avvio della fase2
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Da: Organizzatori
Sui 33 treni monitorati un carico medio di 52 persone (ben al di sotto dei posti disponibili). Corse di treni aumentate del 60%. Riorganizzate le procedure di salita e discesa dai mezzi, intensificate le operazioni di pulizia e sanificazione. Obbligo a bordo della mascherina
Nessuna criticità per il trasporto pubblico locale nella prima giornata della fase 2. Con trasporti monitorati in tempo reale, il raddoppio delle corse dei bus nelle città e nelle zone industriali e il controllo costante del numero di persone sui treni per mantenere le condizioni di sicurezza, è positivo il bilancio della ripresa dell’attività lavorativa dopo il lockdown in Emilia-Romagna.
“È stata una buona partenza, le prime indicazioni sono positive e il sistema ha retto e tutti hanno dimostrato un grande senso di responsabilità- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini-. In questo momento è fondamentale la collaborazione di tutti ed è imprescindibile continuare ad osservare comportamenti sicuri usando i gel igienizzanti e le mascherine e mantenendo le distanze di sicurezza. Continueremo a monitorare l’andamento del servizio e per questo ringrazio le Aziende di trasporto e tutti gli operatori per il grande lavoro che stanno facendo- ha concluso l’assessore-. Il sistema regionale è pronto ad intervenire là dove si verifichino problemi per accompagnare nel modo migliore la ripresa delle attività e l’uscita dall’emergenza”.
Da oggi, dunque, per garantire la massima sicurezza dei passeggeri le Aziende di trasporto pubblico locale hanno aumentato le corse degli autobus nelle ore mattutine. Inoltre, Aziende e Trenitalia stanno effettuando un controllo costante del servizio e sono pronte ad intervenire in caso di affollamento e dell’impossibilità per i passeggeri di mantenere il distanziamento sociale.
La situazione sui treni e sui bus
Questa mattina nella fascia tra le 6 e le 9 di mattina sono stati monitorati 33 treni regionali che hanno registrato un carico medio di 52 persone a bordo, ben al di sotto dei posti disponibili. A titolo di esempio sulla linea Porretta-Bologna, con il maggior carico è stato coperto il 90% posti disponibili, mentre sulla Bologna-Portomaggiore solo il 67%. In assoluto il treno più carico ha trasportato 150 passeggeri a fronte di una capienza di 600 posti a sedere, ora ridotta a 300.
A seguito della riorganizzazione del servizio per far fronte all’emergenza sanitaria il Servizio ferroviario, che nel momento della prima fase della crisi era stato ridotto del 60% rispetto ai livelli pre-crisi, è stato aumentato fino ad erogare in questo momento il 60% delle corse previste nell’orario standard. Nella prima fase della crisi i passeggeri del servizio ferroviario erano diminuiti del 90-95%.
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