Mobilità, ecco la legge delle due ruote. Approvato all’unanimità in Assemblea il primo testo sulla ciclabilità in Emilia-Romagna
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Da Regione Emilia Romagna
Donini: “È un giorno importante per chi lavora quotidianamente per rendere la regione Emilia-Romagna sempre più sostenibile e sempre meno inquinata”. Progetti per realizzare la rete delle ciclovie regionali, nuove piste ciclabili. Percorsi e servizi da Piacenza a Rimini, interventi per 25 milioni di euro entro la fine della legislatura
Bologna – Nasce la prima legge sulla ciclabilità dell’Emilia-Romagna. L’Assemblea legislativa ha approvato questa mattina all’unanimità il progetto presentato dalla Giunta regionale.
“Un bellissimo risultato”, sottolinea l’assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Raffaele Donini. “Un percorso partito oltre due anni fa con il protocollo firmato con tutte le associazioni ciclistiche e ambientaliste (dalla Fiab al Wwf, a Legambiente e UISP) con i quali nei mesi successivi abbiamo collaborato per la redazione di legge. Un testo di legge partecipato e condiviso, per rendere le nostre città più a misura di ciclista e pedoni, incentivando l’utilizzo quotidiano della bicicletta per cittadini e turisti”.
Tante le innovazioni inserite nella legge, sottolinea Donini: “la creazione della rete delle ciclovie regionali, un piano economico e di manutenzione per le piste ciclabili, misure per il contrasto ai furti e la creazione di nuove velostazioni che permettano una reale e conveniente intermodalitá con il trasporto pubblico. Una legge che prevederà un finanziamento di 10 milioni di euro per il prossimo triennio per nuove piste ciclabili e ciclovie turistiche. È un giorno importante per chi lavora quotidianamente per rendere la regione Emilia-Romagna sempre più sostenibile e sempre meno inquinata”.
Questi gli obiettivi della legge: raddoppio della percentuale di spostamenti in bici e a piedi sul territorio; dimezzamento entro il 2020 delle vittime su strada, come indicato dall’Unione europea; nuovi collegamenti tra le piste esistenti, una maggiore integrazione treno-bici e più servizi per i ciclisti, dalla riparazione alla vigilanza. E per ogni nuova strada realizzata, una nuova pista ciclabile, anche non adiacente (come invece prevedeva la vecchia normativa). Il nuovo testo prevede, inoltre, che gli enti e i soggetti inadempienti sulle misure per la ciclabilità non potranno beneficiare di contributi regionali.
Quanto ai finanziamenti, complessivamente saranno 25 i milioni di euro destinati alla mobilità ciclistica entro la fine della legislatura. La Giunta regionale investirà da subito i 10 milioni di euro (dal Fondo europeo di sviluppo e coesione) per realizzare un bando rivolto a Enti locali, agenzie per la mobilità e società di gestione nel campo dei trasporti per promuovere progetti per la mobilità ciclabile. A questi si aggiungono 8 milioni dal Por Fser per i progetti dei Comuni con più di 50mila abitanti (Carpi, Cesena, Faenza, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini) e la Città metropolitana di Bologna; 1,3 milioni assegnati all’Emilia-Romagna dal riparto nazionale del Piano per la progettazione di itinerari e piste ciclopedonali e 5 milioni, dalla legge sulla Green economy, per la realizzazione del tratto della Ciclovia del Sole che attraverserà otto Comuni fra Bologna e Modena (Mirandola, San Felice sul Panaro, Camposanto, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese, Anzola dell’Emilia, Sala Bolognese), lungo il tracciato ferroviario dismesso della Bologna-Verona.
Nel pomeriggio, in occasione dell’approvazione della legge, alle ore 18 si svolgerà una biciclettata che dalla sede della Regione raggiungerà la Velostazione di Bologna. Parteciperanno le principali associazioni e realtà delle due ruote dell’Emilia-Romagna.
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