Mobilità e Legalità
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Da Coordinameno Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani, dopo aver analizzato gli esiti della mobilità interprovinciale relativi alle varie classi di concorso in tutt’Italia, sottolinea ancora una volta quanto la classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche – sia stata penalizzata circa la possibilità di conseguire il tanto atteso rientro. Se si volesse obiettare che la mancanza endemica di posti in tale ambito è dovuta ad una situazione strutturale – logistica, si potrebbe rispondere che il “defenestramento” del diritto e dell’economia dal monte ore di molti istituti scolastici di secondo grado, il cui insegnamento presso i quali prima era ampiamente previsto, è stato profondamente deleterio. Scriteriate sono state le misure adottate nelle riforme scolastiche precedenti, tese, pervicacemente, quasi a minimizzare l’importanza dei contenuti disciplinari in questione. Oggi si parla dell’importanza del diritto, della legalità e dei diritti umani. Tali concetti, la cui pregnanza è indiscutibile, non possono essere affidati ad azioni didattiche episodiche e provvisorie. E’ indubbio che la situazione storico – sociale del nostro paese sia fortemente problematica; diversi fenomeni, prima marginali, stanno diventando vere e proprie piaghe sociali: bullismo, cyberbullismo, discriminazioni di vario genere. La risposta al disagio culturale, all’ “analfabetismo emotivo”, deve essere offerto dalla scuola. Perché non creare programmazioni, strategie didattiche incentrate sulla difesa della legalità e le competenze civiche, affidandole proprio a chi ha studiato e conosce profondamente gli argomenti in questione?
Ci auguriamo, pertanto, che il Ministro, Valeria Fedeli, consideri attentamente tale situazione e ponga in essere le condizioni necessarie per riequilibrare quanto era stato “scompaginato” in precedenza, collocando un docente della classe A046 in tutte le scuole di ogni ordine e grado, con la finalità di promuovere la cultura della cittadinanza attiva e responsabile.
prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani