Mille giovani del servizio civile nazionale per l’agricoltura sociale
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da: Davide Bertolasi – Partito Democratico Ferrara
Bertuzzi (PD): “Un altro tassello importante ed innovativo per i nostri giovani”.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato siglato, dal Ministro Maurizio Martina e dal Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba, l’accordo per il progetto cofinanziato di impegno di mille giovani del servizio civile nazionale in esperienze di agricoltura sociale in tutta Italia. L’intesa quadro tra Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali prevede che i mille giovani possano lavorare in progetti di agricoltura sociale.
L’accordo prevede attività fondamentali come l’inserimento lavorativo di persone con difficoltà, la formazione (soprattutto con forme come la borsa lavoro e tirocini) finalizzata anche all’inserimento lavorativo, offerte di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, anziani) e offerte di servizi alla popolazione: bambini (agri‐nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi), anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza).
“L’approccio nuovo è quello di sperimentare nuovi percorsi- ha affermato la Capogruppo PD in Commissione Agricoltura al Senato Maria Teresa Bertuzzi – in un ambito che uno spettro molto ampio, per la formazione non solo professionale, ma anche personale dei giovani. Sarà sicuramente un’avanguardia sul fronte dell’inclusione sociale e della formazione al lavoro. Avremo mille giovani del servizio civile nazionale che verranno inseriti in progetti di agricoltura sociale. La riforma del terzo settore e la legge sul l’agricoltura sociale sono passi di civiltà importanti in sé, ma la vera sfida sarà la capacità che avremo di integrarne finalità e modalità operative, creando opportunità nuove sia per costruire nuove figure professionali, sia per aprire esperienze nuove di inclusione in un ambito così naturalmente vocato qual è l’impresa agricola, ma soprattutto per diffondere anche tra le nuove generazioni la cultura dell’integrazione”.
“Non vorrei caricare troppo questo protocollo di aspettative –conclude la Senatrice PD- ma ha veramente grandi potenzialità. Se pensiamo poi che, per costruire o anche semplicemente per preservare ambiente e agricoltura sostenibili, abbiamo bisogno di nuove generazioni consapevoli, perché da queste dovranno uscire i nuovi decisori di domani”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani