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Da: Organizzatori

Mercoledì 20 novembre, ore 17, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Libraccio di Ferrara. Introduce Paola Bastianoni, dialoga con le autrici Stefano Ravaioli.

Un campo rom al confine di una città. Si intravedono fabbriche in disarmo, tangenziali, supermercati. Un villaggio con leggi e lingua proprie, visitato episodicamente da polizia, operatori sociali, autoambulanze. C’è un capo burbero, diffidente, violento. Quando arriva Branko l’ungherese, l’accoglienza è fredda: deve restare ai margini fangosi del campo. Eppure a sera gli vanno intorno i bambini, incuriositi dal suo grosso baule. Vogliono conoscere la sua storia. Ogni sera, fuori dal rifugio di lamiere, Branko ne racconta un pezzo. Una storia di circo e di guerra, di acrobati e campi di sterminio. Branko è discendente di una dinastia di circensi. Il nonno ha perso la vita insieme a tutta la sua famiglia in un campo di prigionia. Il padre di Branko, unico sopravvissuto, ha celato al figlio le proprie origini. Ma il passato torna a galla, e Branko ripercorre le orme del nonno. La luce del giorno scopre la durezza del vivere, ma al calar del sole Branko riprende il racconto e infine mostra ai ragazzini il contenuto del misterioso baule. Dentro c’è un intero circo, con clavette, birilli e trapezi. E allora la sera si colora, e i bambini si trasformano in acrobati, clown, giocolieri. La voce di Branko, dolce, fragrante di sogni e di futuro, è in realtà la voce di un morto. L’ungherese è stato ucciso ma non sa morire, non fino a quando non è sicuro che abbiamo capito che l’immaginazione è più forte, che la vita è più forte.

Milena Magnani, nata a Bologna nel 1964, vanta un’ampia esperienza nel settore dell’educazione e dell’accoglienza. Ha esordito con il romanzo L’albero senza radici (Nuova Eri 1993), a cui ha fatto seguito nel 1996 Delle volte il vento (Vallecchi).

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