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Da: Confcooperative Ferrara.

“Stiamo lavorando con difficoltà, tempi dilatati, le distanze che per legge devono essere rispettate portano ad un regime di lavoro più rallentato” afferma il presidente di Confcooperative Ferrara Michele Mangolini” Problema serio anche con l’assunzione di nuova manodopera in vista della raccolta prodotti nelle prossime settimane: la campagna degli asparagi, ad esempio, è alle porte. Poi ci saranno fragole e radicchi…” continua Mangolini che si dice preoccupato anche per l’estero, sono già evidenti problemi di circolazione e trasporto per l’export con problemi logistici legati alle consegne degli ordinativi.

L’emergenza sanitaria che sta travolgendo tutto e tutti è purtroppo anche emergenza economica. L’agricoltura sta subendo un danno ingente sia per le filiere agricole, sia per i consumatori finali. Il decreto “Cura-Italia” risponde in parte a questa crisi epocale con un testo di legge che non permette agilità di assunzioni ad esempio, e questo è – e si dimostrerà a brevissimo termine – un grave ostacolo per l’agroalimentare.

I dati ci dicono intanto che crolla la frequenza d’acquisto di frutta e verdura. La restrizione alla mobilità delle persone infatti porta l’acquisto di ortofrutta – che prima dell’emergenza era di 2 o più volte la settimana, compreso coloro che la faceva tutti i giorni – a diminuire sensibilmente, arrivando anche da un unico acquisto settimanale scegliendo ovviamente prodotti non deperibili.

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